Marinetti e il futurismo bulgaro

MARINETTI, IL “FUTURISMO” BULGARO E IL POEMA “SETTEMBRE” DI GEO MILEV

15.08.2010 - Sofia

Conferenza tenuta dal professor Giuseppe Dell'Agata ambito della IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il 22.10.2009 a Sofia

Nel discorso sul futurismo italiano e sulla sua diffusione in molti paesi europei e extraeuropei, il posto occupato dalla Bulgaria è quasi insignificante. Per lo più è limitato alle circostanze che accompagnarono la nascita, nonché i principali contenuti di una delle più famose opere di Marinetti, il poema parolibero Zang Tumb Tumb. Adrianopoli ottobre 1912, quasi unanimemente ritenuto il suo capolavoro, nel quale gli spunti creativi e la complessiva brillante tenuta 'artistica' del testo fungono quasi da esemplificazione alle teorie, proposte con fervore dall'autore nella sua battaglia antipassatista, relative alle 'parole in libertà', alla 'immaginazione senza fili' e alla 'distruzione della sintassi'.

Singoli 'capitoli' del poema apparvero su "Lacerba" nel corso del 1913, mentre il testo completo, preceduto dai manifesti teorici Distruzione della Sintassi - Immaginazione senza fili -Parole in libertà e seguito in appendice, tra l'altro, dal Manifesto tecnico della letteratura futurista apparve nel 1914 a Milano per le edizioni futuriste di "Poesia".

Stupefacente e di grande effetto risultò la resa grafica del poema, realizzata dal tipografo milanese Cesare Cavanna: caratteri dai corpi più disparati, a volte in crescendo da sinistra verso destra, uso espressivo-mimetico delle onomatopee, delle maiuscole, dei grassetti e dei corsivi, frequente presenza di congiunzioni 'sintetiche' come +, - e = , caratteristiche che giustamente Luciano De Maria ha ritenuto di riprodurre in fotolito nella sua splendida e definitiva edizione marinettiana. [1]

Rientrato nel 1943, malato e sfiduciato, dalla Russia, dove era andato volontario nell'estate del 1942, Marinetti lavora alacremente a varie opere, due delle quali, La grande Milano tradizionale e futurista e Una sensibilità italiana nata in Egitto, contengono, anche se in maniera cronologicamente non lineare, diversi dati autobiografici.

Dei dieci capitoli che compongono Zang Tumb Tumb i primi ad essere composti sono Il bombardamento di Adrianopoli e Treno di soldati malati, capitoli che l'autore provvederà a diffondere anche in francese.

[2] La più grande tavola parolibera (23x116 cm.) disegnata da Marinetti, Le bombardment d'Andrinople è stata esposta per la prima volta a Milano nella recentissima mostra F.T.Marinetti=Futurismo. [3] In Una sensibilità italiana nata in Egitto Marinetti così ricorda e sottolinea il significato innovativo del suo Bombardamento:

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