da Estense Com
Doppia l’inaugurazione della settima edizione di Artelibro Festival del Libro d’arte che quest’anno avrà come tema guida Il libro antico, raro e d’artista: giovedì 23 settembre alle 18,30 si apriranno le porte del Museo Civico Archeologico, mentre venerdì 24 settembre alle 10,30 sarà la volta di Palazzo di Re Enzo e del Podestà.
Quattro le sedi espositive: i librai antiquari espongono all’interno di Palazzo di Re Enzo e del Podestà; alle edizioni di pregio, ai libri d’artista e ai facsimilari sono state riservate le sale del Museo Civico Archeologico; gli editori d’arte sono riuniti in una grande libreria in Piazza Nettuno, di fronte a Palazzo di Re Enzo mentre le riviste specializzate vengono ospitate nella piazza coperta di Sala Borsa.
Accanto alla fiera mercato, è vasto il programma del festival diviso in sezioni tematiche. Artelibro professionale comprende tavole rotonde e convegni tecnico-scientifici sulle problematiche più attuali dell’editoria d’arte, delle biblioteche e del mercato antiquario. Due i convegni organizzati dall’IBACN della Regione Emilia-Romagna: Librerie antiquarie e biblioteche, si occuperà del rapporto tra antiquari e bibliotecari nella formazione del patrimonio librario cittadino; La biblioteca del museo, il museo della biblioteca. Integrazione, dei luoghi della cultura affronterà il problema della fruibilità delle biblioteche delle istituzioni museali. La tavola rotonda Tra E-Book e Smartphone. I futuri possibili dell’editoria d’arte e per il turismo culturale promossa da AIE-Associazione Italiana Editori verterà sul tema dell’utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi media nell’editoria d’arte, presentando esperienze italiane e straniere. Sulle nuove tecnologie di riproduzione, conservazione e diffusione del libro antico in rapporto al mercato antiquario verterà il seminario La digitalizzazione delle opere librarie: prospettive e frontiere promosso da CIRFID Università di Bologna e Associazione Librai Antiquari, mentre la Fondazione Gramsci propone un incontro sul ruolo fondamentale di alcune importanti figure di intellettuali e delle loro librerie (Saba, Polifilo, Palmaverde). Rivolto ai bibliotecari il convegno-seminario sulla didattica del libro antico Dalle tavolette di cera alle tavolette di pixel. Avvicinare i bambini al mondo dei libri antichi: seconda puntata, promosso da Artelibro.
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Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...