L'ANFORA CONTRO LAVIOLENZA ALLE DONNE di Manuela Vio

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L’ANFORA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE



Oggi 26 settembre a Venezia si terrà il passaggio del testimone, in questo caso l’anfora con due manici, dal Trentino Alto Adige al Veneto, le rappresentanti femminili delle associazioni e istituzioni della città accoglieranno questo simbolo per poi passarlo ad un’altra regione d’Italia.

L’UDI (Unione Donne in Italia) di Mestre e Venezia in collaborazione con il centro donna e con le associazioni e i gruppi di donne del territorio, ha organizzato una serie di iniziative di sensibilizzazione che si svolgeranno a Mestre, a Venezia e in altri comuni della provincia di Venezia.

Questa vera e propria staffetta contro la violenza sulle donne, è partita il 25 novembre 2008 (giornata internazionale contro la violenza sulle donne), e si concluderà il 25 novembre 2009, un anno dopo!

Partita da Niscemi, in Sicilia, ha già percorso chilometri e chilometri della nostra penisola e, ne percorrerà ancora molti fino all’ultimo giorno, il giorno in cui si concluderà questa staffetta dedicata alla donna e contro tutte le violenze alle quali è costretta, da anni e per causa dell’ignoranza, a subire. Il simbolo dell’anfora con due manici non è casuale, infatti, è stata concepita per essere portata da due donne in modo tale da dare più importanza alle relazioni tra di esse e sostenersi a vicenda in questa battaglia che va avanti da anni. Il passaggio dell’anfora verrà fatto da due donne ad altre due donne, in ogni città, paese e regione dove l’anfora farà la sua comparsa, le donne, tutte, potranno inserire al suo interno dei biglietti scritti con pensieri, paure, sfoghi e tutto ciò che vogliono e che sentono dentro al cuore. Si sa, che giustizia non potrà mai essere fatta per tutti gli anni di abusi che le donne hanno dovuto sopportare, si sa, che sarà difficile dimenticare, passare oltre, certe cose non si dimenticano, non si possono lasciare alle spalle e passare oltre, il ricordo, dentro ad una donna che ha sofferto, è sempre forte, nitido e lancinante, non si può chiedere ad una persona che ha subito un abuso di dimenticare, non si può perché è impossibile dimenticare. Le violenze sulle donne esistono da anni, da anni le donne, creature fragili ma allo stesso tempo forti, tirano avanti con una realtà che purtroppo, le rende protagoniste.

La parola “feminisidio” è stata coniata a Ciudad Juarez, una città messicana ai confini con gli States, non cercatela nel vocabolario, sarebbe inutile, perché non esiste, è una parola nata “solamente” per descrivere la violenza sulle donne che, tradotta letteralmente significa “uccisione di donne per mano di uomini”, in genere chi maltratta o addirittura uccide una donna, è il fidanzato, marito, il pazzo vicino di casa, il cugino, raramente è un estraneo quello che fa del male ad una donna, non c’è motivo al mondo tanto valido da uccidere un altro essere umano, non c’è motivo al mondo tanto valido da picchiare una donna. Questa sera alle 20.30 al centro polivalente di Ca’Savio ci sarà un incontro dove si leggeranno poesie, si faranno riflessioni che si alterneranno a brani musicali, io ci sarò! Per dare conforto, consiglio (per quel che potrò) e sostegno per queste iniziative pro-donne e contro la violenza.



Manuela Vio



Citazione : “La storia delle donne è la storia della peggiore tirannia che il mondo abbia mai conosciuto : la tirannia del debole sul forte. È l’unica tirannia che duri” – Oscar Wilde -




http://manuelavio.estro-verso.org/

manuela8956@hotmail.it

 http://www.youtube.com/watch?v=-tkRo5z9E_