di ALESSIO BRUGNOLI
Il ritratto di Dosso Dossi che presumibilmente rappresenta Lucrezia Borgia, ha una storia interessantissima
Inizialmente si riteneva che raffigurasse un ragazzo, che lo sfondo fosse stato ridipinto e che l' ovale non fosse originale, il formato era poco diffuso nella prima metà del Cinquecento, ma ottenuto dalla riduzione di un tradizionale quadro rettangolare.
Le ricerche, invece, han permesso di identificare questi elementi come originali.
Per prima cosa, si è appurato come il soggetto fosse una donna, da vari elementi iconografici:
1) Il cespuglio di mirto, riferimento a Venere, difficilmente riconducibile ad un ragazzo;
2) La frase presente sul foglio in primo piano, in latino, "Più splendente la virtù se regna in un bellissimo corpo", un calco da un verso dell'Eneide, che indica la sua provenienza da un ambiente frequentato da dotti umanisti
3) Il pugnale, riferimento all'eroina romana Lucrezia, indizio sull'identificazione
Successivamente, sia la presenza dell'oro in polvere nei colori dell'iscrizione e nell'elsa del pugnale, indizio della sua provenienza dall'ambiente della lussuosa corte ferrarese.
Infine, dopo la verifica che lo sfondo ed il formato fossero originali, le analisi sull'imprimitura han verificato la paternità dossesca... Il che fa sospettare che Dosso ed il fratello più giovane Battista siano gli autori dei 12 ovali risalenti a quel periodo...
ALESSIO BRUGNOLI