ROBERTO GUERRA CELEBRA IL CENTENARIO FUTURISTA SU YOU TUBE
E' sempre più vicino il centenario del Futurismo e come accade in ogni anniversario, abbondano celebrazioni di ogni genere e risma, da quella del Centre Pompidou che ha generato tante polemiche, a Futurismo 100, curata da Ester Cohen, presso il Mart, sempre più Tempio dell'Avanguardia.
A Febbraio, il clou anche in Italia con eventi previsti a Roma, tra quello annunciato da Graziano Cecchini: un'adunata di tutti i futuristi ancora attivi.
Abbondano celebrazioni, quindi, sicuramente doverose, a volte tanto accademiche che Marinetti se ne sarebbe vergognato, a volte confuse ed ambigue; sembrano una sorta di commemorazione o autopsia del futurismo, un'imbalsamazione.
Celebrarlo, lodarlo e rinchiuderlo subito dopo in una polverosa soffitta, dimenticando la sua forze ed il suo significato.
Affermazione oggettiva dal significato rivoluzionario, purtroppo tutt'oggi incompiuto. La stagione più creativa della modernità italiana, alla luce dell'evoluzione sociale e scientifica, non esaurita, anzi matrice ancora vitale per una nuova estetica al passo con la scienza contemporanea, per superare certo nichilismo e certa involuzione reificata dell'arte contemporanea italiana e mondiale.
Il Futurismo non è morto nel 1915, come gridato al Centre Pompidou, prendendosi i relativi pernacchioni da Scurato. O nel 1918. O Nel 1944. E' stato un fiume magmatico e feroce che ha percorso tutto il Novecento in Italia. Burri e Fontana, a loro modo, son stati futuristi. Lo è stato Schifano. Lo son stati Enzo Benededetti e gli intellettuali che si erano radunati attorno alla rivista Futurismo Oggi, edita sino a 1993: Francesco Grisi, Gino Agnese, Marzio Pinottini, Giovanni Lista, Alberto Peruzzi, Sergio Lotti, Luigi Picchi, Antonio Fiore, J.M. Vivenza.
E ve ne sono anche ai giorni nostri. Dai futuristi attivi consapevolmente nell'era elettronica e di Internet, ve ne sono a iosa: Graziano Cecchini e Vittorio Sgarbi, la città futuristica di Salemi replicano il sogno dannunziano di Fiume, la fusione di Arte, Politica e Vita, le riviste blog in Rete odierne come La Voce Futurista, Futurismo 2009, Sands From Mars, nuovi artisti e critici quali chi scrive,Armando di Carlo, Cosimo Zecchi, Giovanni Tuzet e Roberto Guerra.
Quest'ultimo, di Ferrara, città del Silenzio, dove Marinetti tenne alcune importanti conferenze, dedicate all'Ariosto pre-futurista e vi crebbe Movimento futurista ferrarese ufficiale fondato da Berto Ronchis e Attilio Crepas (1918) e di un certo Corrado Govoni, è stato tra gli ultimi collaboratori a suo tempo proprio di Futurismo Oggi ed è autore di diversi saggi (Marinetti e il Duemila e l'Immaginario Futurista-Schifanoia edizioni, 2000 - Il Futurismo-Manifesti Scientifici (Este Edition, 2008, dedicato proprio al centenario) Il Futuro dl Villaggio (Liberty House, 1991) e La Città Lunare (Este Edition)) ed è uno dei più importanti testimoni del Futurismo contemporaneo.
Nel 2007 e 2008 a Ferrara, con gli eventi multimediali Futurismo Renaissance (il video proiettato anche a Roma nell'ottobre 2007 al Festival del Cinema Indipendente, a cura dell'Associazione Culturale di Roma, Consequenze)e Futurismo Marinetti 100 (sezione video di The Scientist 2008, Video Festival Internazional di cui Guerra è stato anche tra i curatori) ha persino celebrato in anticipo il centenario del Futurismo, coinvolgendo decine di artisti futuristici o futuribili, tra cui lo stesso Graziano Cecchini.
Ed ora, in occasione del Centenario, sperimenta on line le video poesie. Segnaliamo, tra i clip, sorta di giocattoli elettronici, simultaneamente estetizzanti in senso cyberpunk e alcuni perturbanti e iconoclastici (dedicati alcuni anche ai celebri Kraftwerk, pionieri tedeschi della nuova musica futurista), Godzilla a Roma e Paperinetti Made in China (dedicati proprio a Graziano Cecchini - che "ha riportato il futurismo in prima pagina), Bunker (recentemente proiettato dallo stesso Cecchini nella sua Verona futurista), il programmatico e techno Ninna di Marinetti e i tre dedicati proprio a Ferrara - Ferrara Futurista e gli eretici La Casta Ferrara e Ferrara Blade Runner, dove-proprio in quest'ultimi, irriverenti e anticonvenzionali, lo spirito futurista appare al cento per 100, irriducibile appunto a commemorazioni poco aggiornate...
Non a caso, sempre fuori da musei o loculi... bibilotecari... ma appunto dove cercare il futurismo vitale ed elettronico di oggi. Su Internet (su You Tube), il Regno della Macchina e dell'Uomo Moltiplicato, sognato da Marinetti e tutti i futuristi...
ALESSIO BRUGNOLI
http://lav0cefuturista.splinder.com/post/19173643/Roberto+Guerra
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