IL PDL VUOL VINCERE?

ESTENSE CASTELLO.jpg MA IL PDL VUOLE DAVVERO VINCERE?

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...Il dibattito politico ed il confronto tra le forze alternative alla sinistra riguardo le amministrative del 2009 tarda a partire, anzi, sembra che per qualcuno non se ne senta affatto il bisogno di parlarne.

Lanciamo allora una pietra nello stagno, con l'auspicio di creare qualche onda virtuosa che possa contribuire ad alimentare l'interesse generale sull'argomento.

In particolare la domanda che ci poniamo, e che poniamo a tutte le altre forze politiche dell’area centro-destra, è la seguente: “Si vuole veramente tentare di vincere le prossime elezioni amministrative oppure no?”.

Anche noi, infatti, come tutti quanti, abbiamo appreso attraverso i quotidiani locali di alcune candidature diciamo così… un tantino autoreferenziali, che come per incanto sono state calate dall’alto. Inoltre, per quello che si evince da alcune dichiarazioni già rilasciate da esponenti autorevoli di “area” centro-destra, si direbbe che tali candidature non appaiono propriamente “esaltanti”.

Beh, devo dire che al momento attuale anche noi de La Destra vediamo nel PDL poca volontà di dare "battaglia" al centro-sinistra!

Ma se così fosse veramente, allora ci verrebbe da chiedere, ed il condizionale e d’obbligo: “E perché mai non si vorrebbe vincere né in Comune e soprattutto in Provincia (che appare invece ancora più alla portata)?”

In attesa di risposte, magari supportate da fatti concreti, vogliamo però sollevare alcune perplessità sul metodo fin qui seguito da AN-PDL e FI-PDL per affrontare la delicata questione.

Non vogliamo entrare, per ora, nel merito dei nomi o delle reali potenzialità dei candidati proposti (o imposti?), ma vogliamo invece richiamare l'attenzione sugli argomenti che riteniamo al momento più importanti e determinanti, ovverosia: quale tipo di progetto politico si vuole mettere in campo; quando si comincerà a lavorare sul programma che si dovrà poi necessariamente, a nostro avviso, valutare se condividere o meno; quali sono le priorità che si vogliono affrontare per dare finalmente risposta agli innumerevoli ed annosi problemi che affliggono il territorio e la nostra comunità e che una volta individuate ci potrebbero permettere di fare una campagna elettorale condivisa dalla maggioranza dei ferraresi? Una volta risposto a queste domande sarebbe sicuramente più semplice trovare i candidati giusti, che magari, perché no, risulterebbero proprio i nomi già avanzati, ma che nessuno però ha capito seguendo quale criterio.

Concludo rimarcando il fatto che il centro-sinistra vive un momento di grande difficoltà, sia a livello nazionale dove abbiamo assistito all’implosione di una coalizione che ha evidenziato i propri limiti, e di governo e politici, così come a livello locale, dove un probabile “effetto domino” potrebbe portare ad esiti elettorali veramente storici per la nostra città, che sente oggi più che mai il bisogno di un radicale cambiamento dopo sessant’anni ininterrotti di governo comunista e post-comunista.

(ALBERTO FERRETTI)