CRONICHE FERRARESI 3-12

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3122008
AMIAMOCI E SCRIVETE!!!

Vorrei fare alcune precisazioni circa la validità di un giornale on-line come l’Asino Rosso.
A prescindere dagli interventi sempre puntuali e stimolanti, ritengo che il vero scopo di un blog come questo sia quello di coinvolgere il maggior numero di persone che vivono o meglio sopravvivono a Ferrara. Ad esempio ho aderito con entusiasmo a questo progetto perché L’Asino Rosso possa diventare il luogo di vero dibattito e confronto, di scontro e accordo, di disgustoso compromesso e smisurata dissonanza. Un quadro dipinto con inappuntabile formalità, ma imbrattato dalle mani ingenue di un bambino.
Scrivere può sembrare un’esperienza innaturale, più simile alla disciplina scientifica che alla libera espressione dell’anima. Ed è vero. Ma l’equazione disciplina/libera espressione, ha come risultato indipendenza e respiro, senso di pienezza o di vuoto, non solo per chi scrive ma anche per chi legge.
“La scrittura migliore è sempre quella più personale e dolorosa, strappata, estorta alla calda culla protettiva della mente” scriveva Kerouac: purtroppo la mia mente criminale continua a frapporsi tra me e il testo. Tuttavia se un giorno qualcuno di voi avrà l'audacia di scrivere un nuovo “On the road” magari nel Web, sarei molto contento e appagato.
La parola scritta quando la si porta ad alti livelli estetici perde di dignità quotidiana, trascende l’oggi e si cristallizza nel vuoto del museo della cultura: un privilegio dei pochi.
Allora dico che sono un POPulista se questo mio pensare può spronare, incoraggiare e soprattutto incitare qualcuno a dire la sua, senza indugi, senza ansia da prestazione, senza scienza schiacciata dall’erudizione.
Non ho mai amato i circoli, i cenacoli dove i commensali portano occhialini tondi e capelli brizzolati e nemmeno le poetesse che sfoggiano non uno, ma ben tre cognomi. Vi è più vita vissuta negli annunci de “il Fe” che nei quaderni dei molti letterati.
L’Asino Rosso dovrebbe mostrare una Ferrara Nuova che è creazione di sé stessa, una Città chimera che si autogenera grazie al DNA collettivo di chi scrive (spero tanti) e di chi legge (ancor di più). Sono certo che la “Ferrara Immaginata” svelerà l’inganno quotidiano per indicarci come invece abbiamo vissuto in realtà: nella somministrazione controllata dell’indolenza. Una pozione fatta di nebbia e moralismo, di spese al centro commerciale e perbenismo, una tossina che inaliamo ogni giorno da troppo tempo. E il silenzio è il suo fattore accelerante, un silenzio che Voi dovrete trasformare in un inedito baccano.
Cucinate i vostri pensieri e conditeli con ciò che amate di più, il vostro metodo è sempre il migliore, raccontate senza timore una piccola o grande esperienza, un’idea, un colore, una luce che sia condivisibile o discutibile (nel senso che si può discutere!) con il gusto dell’autenticità e del rispetto.
L’Asino Rosso raglia, fate in modo che non perda la voce!
 
DAVID PALADA 

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