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IL SINDACATO VERSO IL FUTURO

                                 TRADE UNION.jpgI sì e i no allo sciopero Cgil

Mi chiamo Natascia Cristofori e sono la rappresentante Sindacale della Libreria Feltrinelli di Ferrara, iscritta alla Filcams - Cgil di Ferrara Ho assistito con rammarico allo scambio di “cortesie” avvenute sulla Nuova nei giorni scorsi tra Baiamonte e Guietti, non voglio entrare nel merito dei numeri di adesione allo sciopero, non ho le conoscenze per farlo, posso solo dire che venerdì scorso alla manifestazione a Bologna io c’ero ed eravamo proprio in tanti, sotto una pioggia incessante che avrebbe scoraggiato chiunque.  Ho deciso di scrivere perché il signor Baiamonte fa riferimento alla Cgil come il sindacato dei “No” su tutto che non aiuta i lavoratori e le lavoratrici e tra le altre vertenze sindacali fa riferimento al contratto separato del commercio, rispetto cui voglio dire alcune cose perché è una vicenda che ho vissuto da vicino e di cui pago le conseguenze tutti i giorni sulla mia “pelle”.  Stare al tavolo e trattare nel merito dei problemi della gente, significa trovare le condizioni utili perché ci stiano tutte e tre le Organizzazioni Sindacali e quando una di esse chiede di sospendere la trattativa per poter verificare con i lavoratori il mandato a procedere nella negoziazione poiché le proposte della controparte si discostano notevolmente dai contenuti della piattaforma unitaria, credo sia un modo giusto per difendere i lavoratori e le lavoratrici che si vuole rappresentare.  Non averlo permesso e aver firmato il Ccnl del commercio credo sia uno strappo senza precedenti, perché ci si è divisi sulla parte normativa di quel contratto.  Mi chiedo se si difende i lavoratori obbligandoli a lavorare alla domenica quando non è nel loro contratto di lavoro individuale di assunzione, ci è stato tolto ogni spazio contrattuale, siamo obbligate!!! e per di più per il lavoro domenicale percepiremo meno di salario di quanto ci pagavano prima; e che dire della normativa per i lavoratori con contratto di apprendistato che dovranno lavorare di più per percepire gli stessi soldi di un altro lavoratore della stessa azienda...  E’ un contratto che ha sancito condizioni “in peius” rispetto alla normativa precedente, incidendo negativamente anche sulla mia vita personale e organizzazione familiare.  E mi chiedo perché il Ccnl separato non è stato portato alla consultazione dei lavoratori, perché fossimo noi a decidere se l’esito di questa trattativa difendesse davvero il lavoro, i diritti e soprattutto la nostra dignità di prestatori d’opera ma anche di singoli individui.  Io credo che il sindacato, per essere tale, deve stare al tavolo e trattare, ma non può essere che si debba fare un accordo a tutti i costi a prescindere dal merito, e soprattutto credo che l’ultima parola rispetto ad eventuali intese, raggiunte unitariamente o separatamente, debba essere dei lavoratori e delle lavoratrici che si prova a rappresentare anche in un momento così difficile come quello odierno. Per questo continuo a impegnarmi nel sindacato, perché sono coinvolta nelle scelte, e chiedo alla Cgil di continuare così.  Sono una lavoratrice e come tale mi auguro che le Organizzazioni Sindacali si impegnino in un percorso che recuperi l’unità di azione, mettendo le singole e diverse sensibilità al servizio del loro ruolo di rappresentanza, senza forzature o “tirate di giacca”. Chiedo che, nel rispetto della autonomia di ognuna, le OO.SS. ricerchino con forza i punti di intesa e non di divisione senza lasciarsi tentare dalla facile demagogia, perché se esiste un sindacato del “No” a prescindere significa che esiste un sindacato del “Sì”’ a prescindere........e questo non credo aiuti nessuno. 
(NATASCIA CRISTOFORI)

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