SILVIA DONINI ALLA ROCCA DI CENTO

SILVIA DONINI.jpg IL TEMPO QUIETO DI SILVIA DONINI

Si inaugura sabato 20 dicembre alle ore 18,00 presso la Rocca medievale di Cento (prov. di Ferrara) la personale di Silvia Donini, “TEMPO QUIETO”. A cura del Comune di Cento - Assessorato alla Cultura; di Roberto Roda in collaboarzione con il Centro Etnografico. Fino all'8 marzo 2009 (orari- sabato domenica e festivi dalle 10 alle 12 30 e dalle 15 alle 18.30)


Ferrarese con alle spalle un curriculum di rilievo, artista raffinata, Silvia Donini è stata per alcuni anni lontana dall’attività espositiva. Una maternità, vissuta con gioia ma, anche, con consapevole impegno, ha limitato la produzione artistica, ma non la riflessione e la progettuale voglia di fare.

La maternità è nella vita di una donna un momento di straordinaria importanza e di conseguenza non stupisce che abbia poi a riflettersi con vigore sull’agire di donne che sono dotate di sensibilità e creatività artistica.

Il periodo sabbatico di lontananza dai pennelli, ma di vicinanza alle esigenze della figlioletta, è stato per Silvia il tempo per riordinare le idee, per “guardarsi dentro” ed ora eccola di nuovo in parete con un progetto forte, una serie di efficaci dipinti in cui a farla da padroni sono i cartoon, quelli che Silvia aveva conosciuto e amato da bambina e che ha poi ritrovato e riscoperto da adulta insieme alla sua bambina.

Paperino, Paperina, Paperone, il principe della Bella Addormentata, Campanellino e altri eroi dell’animazione disneyana fanno irruzione nella quotidianità dell’autrice, si appropriano dei suoi oggetti domestici in un gioco visivo fortemente intimistico.

I dipinti di Silvia riflettono metaforicamente sul senso di essere adulti e sulle difficoltà e ansie di porci in rapporto con i quesiti che l’infanzia ci pone.

La pittura di Silvia è volutamente “leggera”, non rifinita, quasi incompleta, apparentemente incerta. L’allusione ai disegni infantili è evidente, ma qui l’incertezza è fittizia, adoperata scientemente per ingannare l’osservatore: a ben guardare possiede il gusto divertente del tromp l’oeil. In realtà l’artista ferrarese adopera una tecnica pittorica in grado di fare da antidoto ad ogni possibile pop-ismo e ci riesce efficacemente. Infatti, quando fumetti e cartoon approdano sulla tela, sempre si materializza forte, oggi, il rischio che le intenzioni dell’artista vengano fraintese, a volte devastate dalla diffusione popolare dello stereotipo “Pop Art” . È capitato persino al grande Dino Buzzati, diventato per la critica e per molti “conoscitori d’arte” un emulo nostrano della corrente di Warhol, sebbene l’artista bellunese i suoi quadri-fumetto avesse iniziato a dipingerli, e con ben differente logica, diversi anni prima di Lichtenstein e compagni.

Se il tempo della Pop-Art è stato quello del divertimento e della frivolezza, il tempo di Silvia Donini è, invece, quello pacato,“quieto” dell’affetto familiare, dei momenti passati davanti al video registratore, con la mente forse non totalmente spensierata ma concentrata a mediare e meditare sul divertimento offerto all’affetto infantile, eppur chiedendosi se quello che stava vedendo e affettuosamente provando meritasse di essere comunicato anche agli altri. Non con le parole, ma coi pennelli, forse perché genitori si diventa ma artisti, se si vuol retta ad un aforisma abusato, si nasce. 

(ROBERTO RODA) 

http://www.artstudio.it/titolo/art_2812.htm

http://www.comune.cento.fe.it/sportellicomunali/cultura/pagina182.html