FERRARA-L'INFORMAZIONE E' LIBERA ?

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''L'informazione a Ferrara è libera?''*

* intervento pubblicato da Estense Com; non pubblicato da Il Resto del Carlino-Ferrara

La mia e-mail è intasata di numerose denunce di liberi cittadini che si lamentano di certi strani criteri che selezionano evidentemente gli spazi (lettere, cultura, ecc.) messi democraticamente a disposizione da parte dei media locali, quotidiani cartacei e on line e anche periodici (tipo Pm il periodico del Comune).

In effetti, noi stessi, dopo molti anni di documentabili presenze in qualità di scrittore e anche "polemista", abbiamo constatato logiche di accesso in merito perlomeno discutibili (a volte anche in flagrante contrasto con le ben note e legittime "filosofie" politico-culturali). Fermo restando certe tacite difficoltà oggettive di tempestività (ecc.) fisiologiche in qualsivoglia redazione, va da sè almeno un paio di punti- spesso sottolineato dalle e -mail di cui prima (ma anche dalla nostra personale esperienza e da quella di alcuni miei amici o conoscenti noti nell'ambiente artistico e-o politico ferrarese). Più spazio - nelle pagine culturali- magari al Festival della Zanzara in provincia che alla presentazione di un libro di un autore edito dalla Mondadori... di Berlusconi! Oppure omissioni difficilmente giustificabili. Un paio di volte, mi risulta, riguardo un autore come Stefano Zecchi, ignorati dai media locali i comunicati stampa (e il curatore G.Leone di An si è giustamente lamentato sul Nuovo Corriere Padano); oppure (per esperienza personale recentissima) sul futurista Graziano Cecchini, ospitato a Ferrara recentemente per eventi video e incredibilmente censurato dai media locali e on line.... Fin qua, ok, sviste, ma in altro ambito, più strettamente politico e delicato, ci risultano, omissioni non giustificabili con sviste ecc- Insomma, come dichiarato anche dal senatore Balboni di An tempo fa alla Sala Estense in un dibattito del partito pre-elettorale, o altri esponenti del PDL, come suggerito dalle decine di e-mail stesse di cui prima ( e francamente anche per esperienza dal sottoscritto)forse si tratterebbe di anche malcelato condizionamento e veline politiche, comprensibile ma non professionale, da certi media locali notoriamente di parte (filo PD o delle Sinistre) ma anche da blasonati fogli liberali (il che solleverebbe interrogativi significativi).

Noi, in genere oggettivi, al di là delle proprie idee pubbliche e delle proprie legittime antipatie personali (documentato nei miei diversi interventi sui media locali ma anche nelle webzine che curo) purtroppo, proprio per esperienze personali ripetute temiamo la seconda ipotesi, persino denunciata dal sottoscritto nel settembre 2007 nell' ambito del primo congresso nazionale dell'Associazione Culturale Consequenze (di Roma), ospitato a Ferrara (per la cronaca nell'ottobre scorso presente al Festival del Cinema di Roma). Comunicazione inoltrata live all'Assessore Maisto, relatore istituzionale ufficiale, nonchè via e -mail e fax ai vari Cavallini, Balboni, Dragotto, in una giusta ottica bipartisan (fondamentale in tali questioni).

Siccome, a quanto pare, nulla è cambiato, la presente serva, al di là degli interessi "corporativi o di casta (Ferrara non è un 'isola!) da riflessione: l'Informazione a Ferrara è libera? E lo diciamo nell'interesse generale!


Roberto Guerra

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=43811&format=html

http://www.utoronto.ca/mcluhan/derrickdekerckhove.htm