Gettare a bagno l'austerità. Considerazioni a più voci.

Se si vuole sul serio sia in tema di ripresa economica che in tema di
sicurezza e di lotta all'eversione islamica si deve gettare a bagno la
politica d'austerità, condotta suicida che ha fatto precipitare
l'Europa e ancor più l'Italia in un mare di guai, aldilà dei suoi
demeriti. Negli USA se ne fregano del deficit e quando si vuole fare
investimenti non si bada a spese, soprattutto in vista di un
miglioramento produttivo. Cosa che in Europa, con una non ben meditata
politica della lesina si finisce per portare la gente
all'esasperazione. Alla faccia di chi dice che la crisi è finita. Non
basta a questo proposito fare la guerra all'isis (quasi come
palingenesi del dopo crisi), occorre distruggerlo e poi ricostruire
sulle rovine del suo impero mafioso con cui anche alleati riluttanti
dell'Occidente sono compromessi in forza di tensioni e di rivalità
interne al mondo islamico. Errori capitali degli Occidentali sono
stati i conflitti portati avanti irresponsabilmente (forse proprio per
ingraziarsi linee politiche di potentati ultrasunniti), ma non
conclusi: anzi scatenati senza meditate strategie, concludendo poi
d'aver sbagliato a cominciarli. Prevale così il partito del non fare
che è ancora più pericoloso del fare male. Un eminente studioso
pakistano ha voluto ricordare che sia USA che Francia, d'intesa con i
sauditi, hanno creato un mostro che porta il nome della teologia
saudita-wahhabita che nutre da sempre i jihadisti di ogni segno.
Esiste un Islam diverso e spess poco noto che soffre per combattere
l'estremismo, ma di questo non sembra importare all'Occidente che si
preoccupa di armare l'Arabia Saudita e non pensa al danno che simili
connivenze, se non corrette finalmente, condurranno il mondo alla
rovina. Anche per questo l'austerità deve finire per compiere i passi
che vanno compiuti senza indugio per annientare non tanto dei
frustrati, ma per sradicare le condizioni di una realtà che non ha
ragion d'essere. Non è sufficiente istituire una Norimberga per l'Isis
se non si trascinano anche i complici sul banco degli imputati. E ciò
per chiarezza storica. Dietro l'insistenza nel promuovere l'austerità
si sono persi di vista quei principi superiori di difesa della
democrazia e della libertà che non hanno prezzo, nemmeno quello della
logica del rigore del bilancio, tutto sommato dimensioni puramente
virtuali e mai corrispondenti alla realtà che vive la gente. A gente
che non interessa la favola delle contese tra sunniti e sciiti, ma
vuole soltanto sicurezza e tranquillità,oltre che potersi permettere
una vita con meno stenti.
Casalino Pierluigi, 20.11.2015
Casalino Pierluigi, 20.11.2015