Abbiamo bisogno della liberà di pensiero.

La filosofia come esercizio e palestra della mente. Ecco una grande
verità che può aiutarci ad uscire dall'impasse della ragione in cui ci
ha cacciato il fanatismo armato di un'armata di esaltati che spinge il
mondo alla catastrofe nel nome di un'ideologia visionaria e
farneticante. E la filosofia, così come l'hanno concepita i pensatori
dell'islam classico, è certo un modo per affinare il raziocino in
vista di una prospettiva intellettuale superiore. Quando si comprende
se sia giunto il momento per formulare la domanda giusta siamo nel
cuore dei problemi, anzi del problema dei problemi, quello
fondamentale della soluzione. La filosofia è nata per questo motivo e
anche i grandi spiriti dell'Arabismo (non i mentecatti assassini di
oggi) la interpretarono per pervenire alla meta della conoscenza,
attraverso il ricercare aristotelico per cause. Le scelte di
comportamento sono tipiche dell'uomo, né di Dio che vive in un'altra
dimensione di superiore libertà, né degli animali che perseguono un
istinto irrazionale o almeno fin ora così si è creduto. Ibn Rushd
(l'Averroè dei latini), ammirato da Dante ci propone una lezione
gigantesca di vita, attraverso la rivisitazione di Aristotele, che
trasmise all'Europa moderna. E con Aristotele non vorremmo certo
essere Dio, ma neppure bestie. Davanti a questo quesito ci pone la
filosofia proprio nei giorni in cui la libertà di pensiero e di scelta
vengono calpestate.
Casalino Pierluigi, 15.11.2015