LA SECONDA RINASCITA ARABA?


La seconda rinascita araba segna il passo. Il caso della Tunisia è significativo. Gli attesi cambiamenti non arrivano: anzi si registra una generale ricaduta negativa dell'intera situazione. Le classi medie mostrano crescente diffidenza verso l''esperimento islamico moderato, insiadiato da una vague radicale che comincia a suscitare preoccupazione anche nei settori più poveri, oltre che nel mondo imprenditoriale tunisino e straniero presente nel Paese Nordafricano. Il formarsi di una corrente neobourghibiano e comunque legato all'establishment del passato regime, se pur svincolato dagli ambienti più compromessi fa pensare al proporsi di un nuovo cambiamento. L'impossibilità di riscrivere la Costituzione per il 23 ottobre prossimo coincide con un diffuso malessere dei ceti più sensibili al nuovo. Non è certo con l'inseguire modelli neoislamici di dubbia efficacia (e in ogni caso destinati a non godere del gradimento popolare, che indietrro non vuole tornare) che si può aprire la Tunisia alla modernità invocata nella rivoluzione anti Ben Alì. Le reali necessità della gente e il riprendere degli sbarchi sulle coste di Lampedusa suscitano l'impressione che la stagione dei cambiamenti si stia avvitando su se stessa. L'apparato statale ancora saldamente in mano a elementi del vecchio regime e la strisciante nostalgia del tempo andato, anche se non del suo sistema corrotto, sono le premesse di una fase assai incerta dalle imprevedibili conseguenze.
 
Casalino Pierluigi