*nota di Asino Rosso: il rottamatore cosiddetto Marattin paventa l'apocalisse economica locale, ma non persuade la sua discesa in campo persino nei commenti su una nota testata on line. Certamente un tecnico potenzialmente doc (anche saggista per Il Mulino) ma tale democrazia diretta ad alta velocità web conferma soltanto certa confusione politik del Tecnico. Certamente - l'audience bonus è assicurato attraverso certa strategia marketing ben chiara. A scapito sia della qualità dell'informazione sia della gestione pubblica di Ferrara. Dove vuole andare a parare Marattin? A Roma con Renzi... in futuro, lui attuale assessore al Bilancio del PD kattokmunista da rottamare? Credibile solo se si dimette ora... E quanto ai tagli: dimezzare tutti gli stipendi dei dirigenti e della Giunta del Comune (e della Provincia), spolpare Ferrara Arte e Ferrara Musica, almeno il 70% con personale superfluo e poltronaro e iniziative senza trend propulsivo da un pezzo, tele lavoro pubblico..., la ricostruzione e adeguamento post-sisma come volano economico, anziché rotonde da Medico dei Pazzi (Totò...) ossessive eccetera....
L’assessore comunale al Bilancio: “Con i tagli di Roma non abbiamo alternative”
“Il concetto è semplice – analizza l’assessore al Bilancio -. Veniamo da tre anni nel corso dei quali sono state ridotte le spese correnti di 10 milioni di euro (più del 10% dal 2009 ad oggi), mantenendo inalterati i servizi. I consumi pubblici sono tra i più bassi d’Italia. Abbiamo ridotto del 24% il debito pubblico (quasi 40 milioni di euro). È stato dimezzato il numero dei dirigenti pubblici. E questo accompagnato da una fortissima riduzione di spesa per consulenze, incarichi, spese di rappresentanza e organi amministrativi delle società partecipate”.... C
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