Mangolini sul Teatro Comunale chiede rigore scientifico per il restauro e nessuna speculazione spot

Il Teatro Comunale al bivio delle perizie

Pareri e preventivi diversi per il restauro. Per i VVFF servono anni

 

Il Teatro Comunale di Ferrara, per riprendersi dai danni causati dal terremoto, si trova al bivio tra due diversi pareri tecnici. Lo spiega il coordinatore artistico Fabio Mangolini, intervenuto sulla questione in occasione dell’assemblea di Sinistra Aperta, svoltasi martedì al centro La Resistenza. “Per i vigili del fuoco ci vorrà almeno qualche anno per riaprire – racconta Mangolini -. Secondo le loro analisi la crepa che si trova nella zona degli uffici scenderebbe giù fino al loggiato, che affacciata su corso Martiri della Libertà. Per sistemare la struttura ci vorrebbero iniezioni di cemento da effettuare sotto i pilastri della galleria, un’operazione veramente complessa da pianificare e portare a termine”.

La seconda versione riportata dall’ex presidente – la carica è passata da Mangolini al vicesindaco Massimo Maisto nel luglio 2011 – apparterrebbe all’ingegnere Giuliano Mezzadri, il quale individua il punto critico nel tetto, che starebbe slittando verso la facciata. L’ingegnere – che di recente è stato incaricato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici anche per il restauro del Museo archeologico nazionale – per la messa in sicurezza della copertura avrebbe stimato un costo di circa 200mila euro.