M. Parente: liberi artisti vs mandarini pubblici... from Il Giornale

Quel circolo degli artistoidi che chiede la carità di Stato

Manifesti, petizioni e carte (false) sono roba da Ventennio fascista, da realismo socialista e da assistenzialismo democristiano. Chi è davvero libero corre da solo

 
RECENTEMENTE  Vittorio Sgarbi su queste pagine ha stroncato il pur lodevole Manifesto per la cultura promosso dal Sole 24 Ore, da lui ritenuto pieno di luoghi comuni e sottoscritto da molti intellettuali ......
 
Per Sgarbi l’individuo vale più del collettivo, e più dei Manifesti vale il lavoro dei singoli. Dopo l’intervento, pubblicato ieri, del filosofo liberale Carlo Lottieri, il quale argomentava che la cultura si sviluppa soltanto se le istituzioni non le mettono i classici bastoni fra le ruote, oggi la parola passa a uno scrittore, Massimiliano Parente.
Quando un altro scrittore mi chiama «collega» provo l’istinto di dargli un pugno in faccia, ma collega di che? Come si permette? Per le stesse ragioni a sentir parlare di «una costituente per la cultura» ho la nausea, senza contare il lessico da Ventennio, i pomposi richiami al «passato glorioso»,il«rapporto tra sviluppo e cultura», o peggio ancora l’appellarsi alla Costituzione che impone di «promuovere lo sviluppo della cultura»,come quelli che vogliono il posto fisso perché la Repubblica è fondata sul lavoro, mi viene da vomitare....
 
Continua  IL GIORNALE by M. Parente
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