Ferrrara: Diego Marani contro gli animalisti! E ha Ragione...

 


*polemiche anche a Ferrara per questa nuova gemma controcorrente e antibuonista del miglior Marani, quando vuole, vero e proprio scrittore d'azione con la penna, fondamentale per il futuro sociale, in Italia e anche e soprattutto a Ferrrara.

Città dove 10 persone non vanno in piazza contro lo scandalo sanitario di Cona e invece ci vanno per la tutela di cani e cavalli : ma tutela non legittima (certa medicina e certa produzione industriale ...  già sono suscettibili di  nuove tecnologie molto più soft e relativamente "umane" anche per altre specie , compresa certa sperimentazione fatale ma fondamentale per certi farmaci- se non quasi tutti- che allungano la vita anche agli animalisti....):

bensì fanatica e - Freud docet- facile razionalizzazione di tipologie umane ben note, amanti dell'animale in modi totemici, neoanimistici, soggetti semi necrofili, che non amano l'umanità, più semplicementi menti limitate, frustrate dal quotidiano (non solo a Ferrara ovvio) , preda dello choc del futuro di  Toffler memoria.  Verità quasi indicibili nel conformisimo ecofaxista nascente e dominante ormai nelle coscienze collettive cosiddette alternative ma ormai diffuso anche nell'opinione pubblica più comune (e Power...).

Lo scrittore Marani, come recentemente con la NO TAV , ha fatto benissimo di smascherare certe tendenze  neoprimitive dello spirito umano... Animalistii...  non a caso focalizzati su animali da secoli con iperboli  schiavizzati dagli umani...  Cani e Cavalli.... con i Gatti gli animalisti. guard guarda.. ci van meno d'accordo...  A Ferrara poi, da anni diminuiscono i ferraresi e aumentano i cani.... Con tutto il ripetto per Lassie e Rintin Tin e  Rex che preferivano giocare con i bambini o dar la caccia ai criminali   (o per Ribot amante e campione della corsa...) che andare in piazza con la bandiera di Dinamite Bla.., a Ferrara anche gli animalisti nello specifico segnalano la ... Sindrome di Stoccolma (persino piccoli attentati,  innocui ovvio ma...) della città estense!

 

Animally Correct

Gli animalisti che protestano per i piccioni impagliati di Cattelan alla Biennale di Venezia forse non hanno mai visto una bestia viva e la loro dimestichezza con madre natura si riduce a Farmville, dove la gallina fa l’uovo, la mucca fa il latte e il maiale fa il prosciutto.

Il rapporto dell’uomo con l’animale è molto più complicato di quello fra cacciatore e preda o fra assassino e vittima. Questo non è il pianeta delle scimmie. Ma se la cosmogonia dell’animally correct finisce per assurgere l’animale a individuo, è perché ha dei conti in sospeso con l’uomo.

Per l’animalista l’uomo è un impostore che ha manomesso l’equilibrio dell’universo. L’animale è invece il depositario dell’ordine naturale delle cose, il solo capace di ripristinarlo con la forza cieca dell’istinto. Si tratta in fondo di un’altra faccia del creazionismo, che per proteggere astrattamente l’animale esalta l’animalità dell’uomo.

Ridotto a bestia con coscienza, l’uomo adamitico del nuovo paradiso animale può solo sottomettersi a un ordine intoccabile. Mio nonno, che gli animali li allevava per mangiarli, mi ha insegnato ad ucciderli. Nei suoi gesti duri c’era rispetto per l’animale, costretto a morire e c’era pietà per l’uomo, costretto a non sapere.... C
 
IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/07/animally-correct/116460/