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Storia del Transumanesimo in Italia (3) Il Transumanismo (*from Spigoli&Culture magazine, 6 '2009)

transumanesimoAA.VV., Il transumanismo. Cronaca di una rivoluzione annunciata, Milano, Edizioni Lampi di Stampa, 2008, pp. 320, € 20,00

Dove captare, non nel 2100, non nel 2109 (siamo stanchi noi futuristi democratici e scientifici di aspettare un altro centenario futurista o bicentenario di... Darwin), non nel 3000... una mappa, una New Machine politique... per trasformare e vivere il Sogno futurista, oggi transumanista possibile nel Reale?
Ai giorni nostri, era di Internet, e proprio grazie alla Rete, democrazia incontrollabile dell’informazione, memoria semivivente dinamica della specie umana, è ormai spazio, tempo, ciberspazio.... di scendere in campo, di costruire una Macchina elettronica- per così dire- politica, sottolineo democratica e scientifica, nei postulati dell’etica e l’estetica dell’Immaginazione scientifiche, e avviarla, innestarla, irradiarla nella giungla della sfera politico-sociale stessa.
E’ ormai dovere intellettuale, estinte le ideologie criminose del Novecento, alla luce dell’interfaccia Uomo-Società-Scienza di concretizzare le intuizioni visionarie degli Illuministi… dei Socialisti utopici, dei Positivisti e Darwin stessi, dei futuristi storici, di certo umanesimo scientifico contemporaneo, sempre più necessario ormai nella cosiddetta sfera politica, da Julian Huxley a Sigmund Freud a Albert Einstein, a Norbert Wiener fino ai giorni nostri (magari tra i bordi concettuali ed espistemici di Jacques Monod, Kark Popper, Alvin Toffler, J. F. Lyotard, gli stessi Greimais e Lotman, tra Scienza e Poesia).
La Futurologia (dagli stessi Wiener e Toffler allo stesso leggendario Marvin Minsky -del M.I.T, Sylicon Valley, anche Transumanista... oggi magari a Derrick de Kerckhove e Nicholas Negroponte, al movimento futurista e futurologico contemporaneo cosiddetto transumanista fondato a Yale da Nick Bostrom e altri) è quasi “geneticamente” destinata ad un’evoluzione concreta del genere.
Futurologia: Scienza controversa da sempre, eppure, non solo una metodologia per le scienze sociali certamente non meno infallibile dei vecchi arnesi del Novecento (sociologia, economia, politica...). Nei fatti, già dal secondo novecento stesso ... nelle stanze dei bottoni di New York, Moska, Berlino, Parigi, Londra, Tokyo... (poco a Roma! Nonostante anche il celebre futuristico Club di Roma a suo tempo di Aurelio Peccei) attraverso sinergie dirette con equipe o ricercatori futuribili, li chiamino pure come vogliono. Mentre, oggi, dal duemila, la Scienza e la Tecnologia non sono più soltanto estensioni, amplificazioni della Vita sociale, economica e quotidiana, ma lo Stomaco... degli umani. I microchips sono il sistema umanitario, oggi, dell’organismo sociale umano!
Come meravigliarsi che i Sogni, filtrati dalla burocrazia e dalla burotica e da Uomini-Scimmia (tranne poche eccezioni) balbettanti al Potere ovunque, risultino incompiuti, persino sempre più evanescenti, quando appunto sono “interpretati” e “eseguiti” in tutti i link concretissimi della Vita Reale (dall’Economia al caffè del mattino) non dall’Uomo Scientifico e futurist, ma ancora da discendenti di Caldei e Aruspici...? Esistono, invece, oggi, più che mai tutte le risorse intellettuali, tecnologiche ed ecologiche (sottolineo) per il salto darwiniano e futurologico, transumano e postumano, inrinviabile per costruire davvero la Civiltà.
Nessuna utopia priva di scienza e tecnologia e realismo... all’orizzonte! Il cosiddetto Male non sarà mai eliminato completamente, né ignoranza, criminalità e sfruttamento dell’Uomo sull’Uomo. Gli umani saranno però liberi di scegliere il futuro individuale senza nascere con qualsivoglia handicap culturale e neonatale... Le risorse tecnoscientifiche sono già sufficienti per liberare gli umani non dal Lavoro ma dal Lavoro come schiavitù, come ricatto eterno della sopravvivenza in nome della... Croce... della Piramide.... della Moschee.... delle Tavole.... del Partito.... dell’ Economia... dello... Stomaco. Decenni di futurologia nel senso più ampio (tra scienza e arte del Novecento stessi) sono l’hardware già più attendibile di qualsivoglia filosofia residua già estinta politico-ideologica socioeconomica priva di parole e fatti e immaginazione e... Libertà scientifiche, del... secolo scorso e millennio stessi.
L’hardware per costruire il software, anzi i softwares, nuovi sistemi operativi futurpolitici, accettando pertanto la prassi e i codici della politica democratica moderna, anzi modernizzarla, dinamicizzarla, utilizzando davvero con scienza, co-scienza e immaginazione le nuove tecnologie straordinarie anche proprio per la Macchina Politica, riducendo al minimum maximum... le unità umane cosiddette uomini politici (per molti ruoli bastano giù notebook e I-Phone...).
Ecco il senso profondo, la logica e l’immaginazione del Senso, anche di tutta la futurologia italiana: dai pionieri pre-transumanisti cosiddetti, tra arte e scienza, tra futurismo artistico e futurologia contemporanea, dagli stessi Silvio Ceccato, Roberto Vacca, Eleonora Barbieri-Masini, l’equipe stessa di Piero Angela a livello mediatico (primi nomi a memoria) ai futurologi dell’era di Internet, i transumanisti nelle loro diverse voci plurali. Attualmente in Italia, esistono due network: l’A.I.T “ufficiale” di Riccardo Campa (filosofo e sociologo della scienza attualmente a Cracovia-Università- in Polonia), sede a Milano, Stefano Vaj (docente all’Università di Padova) ; e i Transumanisti di Estropico, lo stesso Ugo Spezza (futurologia scientifica) e molti altri. Link italiani di un movimento internazionale con migliaia di aderenti, disseminati nelle università e i laboratori più prestigiosi, autorevoli e (non ultimo) rivoluzionari, operanti nelle frontiere più avanzate della scienza contemporanea (informatica, genetica, neuroscienze, eccetera).
Ecco l’Immaginazione e la Logica del senso in primo piano, senza tanti fronzoli cerebrali, ad esempio nel volume programmatico Transumanismo: una Rivoluzione Annunciata (Lampi di Stampa) a cura dell’A.I.T di Riccardo Campa ed equipe, anche a nome di tutti i futurologi e i futuristi contemporanei italiani nello specifico nazionale e territoriale. Un florilegio delle cronache futuriste e transumaniste postinternet: un delizioso copia e incolla a più voci, transumanisti e dissenzienti neopassatisti (anche elevati ed llustri- tipo Fukuyama o Veneziani) già prova popperiana, tale ospitalità... dello Stile postpolitico della prossima rivoluzione Futurist in Italia, democrazia e scienza on line e live, con programmi, parole e sogni in lingua umana, non esoterica come i movimenti politici del Novecento...
Un microgrande book, già in sé, un libro dopo Internet, necessario per la comunicazione di massa (al quadrato) e l’informazione futurpolitica. Trasparentissima l’opzione radicale, futuribile e libertaria, estesa anche agli scenari nascenti del postumano e dell’Altro cyborg (e forse alieno). Contro certo oscurantismo anche eco-new age contemporaneo, non solo neotradizionale o veterocomunista, persino contro il nascente razzismo “umano” attardato e reazionario antiscientifico e neooscurantista verso gli scenari possibili di Intelligenze diverse da quella Umana.
Quando proprio soltanto il Reale Interfaccia di Noi Umani con altre Intelligenze non umane – sarebbe sarà la prima volta nella Storia- è l’anello mancante tra la Preistoria e la Civiltà! Sarà per la prima volta... l’esperienza concreta dell’Altro, mancanza con-genita della specie umana, il primo specchio autentico che da sempre, proprio per l’impossibilità di interfaccia concreti con un Altro intelligente ma bio-diverso, può spiegare scientificamente e psicologicamente la schizofrenia altrettanto originaria di noi umani, sospesi tra la scimmia e l’homo sapiens, tra la bestia e la santità, costretti biologicamente sempre a vivere- per forza di cosa- l’eterno ritorno dell’eterna ricerca del proprio sé (lo si chiami come si vuole) e dell’Altro, dell’Utopia in chiave sociale, sempre fondamentalmente nell’Immaginario, per -appunto- l’impossibilità di esperienze concrete con Intelligenze geneticamente diverse da Noi.
Ironia della Storia, anche: tutta la storia per concretizzare l’uguaglianza genetica giuridica nei crani degli umani, ma... il peccato originale però fondamentale per poi sopravvivere ( e quasi mai sopra-vivere) all’altezza delle conquiste democratiche e moderne è proprio la nostra schiavitù dalla nostra comune uguaglianza biologica e genetica!
Perciò, sempre, nella storia l’Horror Novi delle resistenze degli umani incapaci e ostili, per scelta individuale o costrizione sociale, (mai biologica!) verso il Progresso dell’Umanità, verso appunto Idee e Azioni Nuove: non solo il contenuto, il software delle Nuove Idee, ma proprio l’hardware, sistemi operativi non più funzionali al sopra-vivere degli umani.
Riassumendo: Transumanismo a cura di Riccardo Campa e i transumanisti, futurologi italiani del nostro tempo (lo stesso Campa, Stefano Vaj, Emmanuele Pilia e molti altri) è il primo superpost rivoluzionario per programmare nei prossimi anni Pensiero+Azione, una nuova Macchina Politica inedita, dirompente, democratica, scientifica, energia scientifica e artistica d’avanguardia e potenzialmente persuasiva per gli scenari italiani prossimi venturi. Un volume, infine, complementare alla rivista cartacea Divenire e al Magazine on line H+, verso, news recentissima, l’evento mondiale di Transvisione 2010, sorta di convegno mondiale Transumanista a cura proprio di Riccardo Campa e l’A.I.T, con l’imprimatur proprio dell’astronave madre internazionale Humanity + -ex W.T.A.- di Nick Bostrom...
 
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