Replica all’intervento di Roberto Pazzi del 6 febbraio '12 scorso (Sulla Decrescita...) Resto del Carlino Bologna
Replica all’intervento di Roberto Pazzi (Resto del Carlino) del 6 febbraio scorso (Sulla Decrescita...)
Per una Sinistra-Destra
danzante
oltre il mito della Crescita/Decrescita
Il capitalismo griffato Wall Street in default? Aveva ragione Karl Marx, sbagliando data base?
Va da sé, il default annunciato, viene da lontano: e choc del futuro «divinava» il futurista Alvin Toffler, anni '70.
In Italia ci si scannava quasi (e senza alcun Scanner immaginario...) ancora sull’antifascismo militante, mentre Hal 9000 veniva alla luce e inseminava, leggi IBM, leggi Commodore 64, leggi Windows, leggi Internet, l’avvenire: né radioso, né apocalittico distopico, semplicemente techno...
Oggi tutte le caste (in Italia nello specifico) di tutte le classi, razze e ideologie-zavorre, recitano la litania della crisi occidentale e della Decrescita quale soluzione epocale...
Come se un topo, nei labirinti di Skinner, anziché evolversi, optasse per ...il gatto di casa...
In Italia, esemplare di questa fuga dal futuro, e delle cause ... Techno... (o meglio, la non percezione a suo tempo di quel che narravano certi futuristi sociali dalle antenne già in wireless, la rimozione della mutazione postecnologia) è naturalmente certa casta ancora letteraria e umanistica attardata.
Non necessariamente negativa, anzi nella fattispecie... , ma microscopio di certo medioevo prossimo venturo (di ben noto meme firmato Roberto Vacca, più recentemente anche un poco Jacques Attali) non negoziabile (se non nella parzialità immaginaria) con il tecnorinascimento che Noi abbiamo appena brevettato con il “Libro-Manifesto Nuova Oggettività”...
Roberto Pazzi sul Resto del Carlino, ha esemplarmente descritto in controluce la distopia autocompiaciuta dell’attuale «carattere nazionale», il mito negativo della Decrescita come equazione per il futuro, oltre il mito della Crescita e del Consumismo eccetera eccetera, diagnosticati quali virus letali della civiltà contemporanea, dell’Europa e dell’Italia...
Pazzi come prevedibile, autore ben noto di alcuni dei capolavori sottovalutati, in certo senso di certa «profezia» contemporanea (Cercando l’Imperatore, La Malattia del Tempo, Dopo Primavera...), curatore nel 1999 a Ferrara di un raro convegno sull’Immaginario contemporaneo (con gli stessi James Hillman e Gianfranco De Turris protagonisti), persuade sul piano squisito della Parola (dove certamente è un Maestro), ma narra dinamiche globali appunto perdenti e meramente da rifugio quasi nucleare.
Non è al contrario, l’opzione della Decrescita (o certa sopravvalutata Green Economy) a livello socioeconomico e della parallela Lentezza esistenziale, non ultimo come scritto dallo scrittore... il ritorno nella bufera della femme fatale Neve al focolare dorato di un Tempo che esiste solo nella mente dei poeti, la rotta alternativa alla crisi contemporanea globale.
Anzi la Decrescita e la Lentezza del “Fare Anima”, mentre magari a pochi kilometri i popoli... imprecano con meno sensibilità spirituale verso Locomotive ad Alta Velocità ferme in mezzo agli Appennini innevati e congelati (gli umani...) sarebbe la Soluzione Finale.
Oltre il mito della Crescita/Decrescita, invece e parallelamente... Per una Nuova Oggettività esistenziale, altra ricetta (ma da grande chef o d’alchimisti d'altro pianeta) possibile e dilatata nel ritmo in-esatto (sempre) ma più verosimile, necessaria per captare finalmente la complessità del nostro tempo, leggi Tecnologia (vedi Severino...la Gloria...), vero e proprio DNA sociale (come accennato sempre rimosso da umanisti ed economisti attardati, i politici poi quasi autistici sulla questione...).
Decrescita e Green Economy hanno un senso (e non banale) soltanto se antivirus innestati in una Macchina oggi elettronica e quasi senziente, economica e sociale (una technoeconomy).
L'elogio della Lentezza e della Neve, se i passi pur brevi e i fiocchi che cadono (rompendo poi come batteri dannati le tubazioni di casa o mangiando le residue scorie di gas e petrolio) sono danzanti, intermittenti con una Macchina mentale colma di volontà di sopravvivere, sia di sopra-vivere.
Per sfortuna di Roberto Pazzi e dei teorici della Decrescita, la Terra gira un poco più veloce e oggi indossa una cibertuta completamente inedita da almeno duemillenni, (probabilmente molti di più) leggi Internet, leggi Società dell'Informazione, ma leggi anche la complessità originaria di un de Santillana...
Oggi in principio non sono il Verbo né l'Economia, ma l'Informazione! Sempre l’in-formazione.
Né l'Umanesimo, neppure il Neopositivismo, ma l’uomo come macchina meravigliosa che sfida le stelle e, nonostante la crisi strutturale, non ne vuol sapere di tornare a possibili fallaci medioevi.
I giovani americani e non solo che han tentato di occupare Wall Street, con virtualmente la sola bandiera di Internet son stati chiarissimi! I sacrifici fateli Voi, vecchie generazioni che avete dissipato il Diritto al Futuro e ai Sogni, estetica quotidiana dei Bisogni!
Noi non veniamo dal pur non banale Marx, ma da... Zarathustra, un ballerino tra i secoli che oggi ballerebbe più volentieri la Techno in discoteca che i madrigali in qualche bunker metropolitano...
La favola della tecnologia causa prima del mondo in default è una balla orwelliana! Proprio il contrario. Sono gli umani attardati che fanno male alla tecnologia. In Italia poi pensano ancora con i già fuorvianti vecchi archetipi della società dello Spettacolo e della Televisione, quando questi medium... son già stati assimilati letteralmente dal nuovo grande medium, uno e molteplice simultaneamente della Netsfera (Internet...).
La vecchia Crescita deve evolversi e aggiornare il Sistema Operativo... resettare molti file consumisti, ma non il divenire, il processo della tecnoscienza, in quanto Macchina d’azione per riequilibrare il computermondo che comunque E’. Significa automazione e robotica e informatica totali per una nuova tecnopolitica autodiretta. E la vecchia decrescita (già era l’Adam Smith ante litteram di Tiranni e Faraoni d’ogni evo, altro che ecoavanguardia...) come detto fondamentale antivirus, quando i fatti lo dimostrano e manifestano. E certo ecodogma, il principio di precauzione ha senso se dinamico, nell’Azione, altrimenti neppure l’energia pulita e lenta del Fuoco sarebbe concepibile (nessuno con una iperbole l’avrebbe mai scoperta, nella psicosi extrauterina .. del Clan o del.. Bunker...).
Sul piano metapolitico? Quasi come in certo Rinascimento... La tecnologia come Tekne, per nuovi software valoriali (in sé in tal senso però quasi opposto, Pazzi ha ragione): una nuova volontà di Bellezza, dai graffiti al computer, ma i primi li abbiam scoperti in qualche paleobunker dimenticato con il... secondo...
I teorici della Decrescita (e di certa Sinistra debole e minimalista ed ecoarcaica quasi) vogliono un remix dal futuro analogo, come nel pianeta delle scimmie? Noi, teorici di Nuova Oggettività (e nel lancio prossimo di una Sinistra-Destra anti-ideologia e aperta, una visione ex novo della Tecnologia come Macchina della Bellezza e del Bisogno come Sogno) no!
Diciamo ancora una volta Sì al Mondo! Questa volta con la Rete, Cybergaia è in ascolto!
E i nativi digitali, con le sole armi del mouse e della tastiera, pronti a danzare sulle rovine di Wall Street. Per un nuovo Spartito per l'Italia del XXI secolo! Amore ed Evoluzione!
Roberto Guerra
Sandro Giovannini
e Sandro Giovannini “per una Nuova Oggettività, popolo, partecipazione, destino”
anche link sezione crescita/decrescita del blog: nuova oggettività blogspot.com “sezione Perche N.O.?” “crescita/decrescita”http://nuovaoggettivita.blogspot.com/p/perche-no-crescitadecrescita-cura-di.html