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Graziano Cecchini a TransVision 2010

ROSSOTREVI

English summary:
Action, speed, technology, creativity, communication. “Futurist Action” is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world,  at gigabyte speed.
Azione, velocità, tecnologia, creatività, comunicazione
Oggi più che mai sento che passato, presente e futuro sono qui per comunicare ed interagire in un reciproco scambio di idee ed azione. E tanti sono gli aspetti che creano un ponte non ideale, ma reale, tra quel passato che ricordiamo più volte e che affonda le sue radici nell’empirismo, nell’illuminismo, nel futurismo. E il passato che ci ha insegnato una cosa: andare avanti, agire, creare e coinvolgere.
Da parte mia posso confermare che ogni mia azione viene studiata, ideata e realizzata all’insegna degli insegnamenti artistici e ideali di quel movimento nato cento anni fa ma mai così contemporaneo e necessario come ai giorni nostri.
Perché necessario? Perché “l’agire futurista” è l’unico antidoto alla sonnolenza mentale nella quale la società sta sprofondando. E insieme all’Azione oggi, grazie alla tecnologia si può coinvolgere e comunicare alla velocità del gigabyte in tutto il mondo.
Fontana di Trevi e Trinità dei Monti sono state due opere tanto reali quanto virtuali che hanno fatto dell’azione e della velocità i loro promotori. Grazie alla partecipazione attiva degli spettatori hanno fatto il giro del mondo, modificando nell’immaginario l’immagine stessa dei luoghi da me “modificati”.
Le azioni in sé hanno avuto come attori protagonisti i monumenti, le persone, il colore, la velocità e il movimento. Reali in quanto realizzate e documentate ma virtuali nella misura in cui “non definitive” né riproducibili o esponibili. Ognuna di esse racchiudeva in sé diversi messaggi: artistico, provocatorio, sociale.
Alla luce dell’entusiasmo della gente e con il fine di avere la gente come protagonista consapevole è nata l’azione del 1° maggio 2010, realizzata in occasione del Concerto del 1° maggio a San Giovanni a Roma e chiamata “Artisti per strada”. L’arte esce dalle Accademie e dagli studi per ritrovarsi per strada, mischiarsi alla persone, alle loro idee e alla loro energia.
In ognuna di esse la tecnologia ha ricoperto un ruolo fondamentale, quello di superare i limiti spazio-temporali attraverso tecnologie informatiche che favoriscono l’accesso e la partecipazione all’azione e all’opera stessa.
Guardare avanti quindi, essere pronti e liberi in modo da poter riconoscere e utilizzare tutti gli strumenti fruibili e essere sempre e comunque mentalmente innovatori.
Ma non dobbiamo perdere di vista un particolare: noi non siamo e non vogliamo essere un’elite, ma siamo una vera avanguardia o, se vogliamo siamo un’elite, nel senso che SOLO CHI AVRA’ FIATO CI STARA’ DIETRO!
“Il tempo e lo spazio morirono ieri, noi viviamo già nell’assoluto, perché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”.


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