In fuga da La Repubblica

ASINO.jpgda Il Giornale

Fuoco amico? Chiamalo amico. Al confronto, gli anatemi più accalorati del premier contro la Repubblica sbiadiscono al rango di scherzoni. Non c’è come ascoltare le firme storiche del giornale, ora passate altrove, per capire la differenza. Se Berlusconi si limita a sporadici contropiede, per interrompere gli attacchi incessanti dell'avversario, le firme dimissionarie impostano tutto sul duello fisico. Puntano l’uomo, non hanno paura dell’uno contro uno. Se c’è bisogno, entrano decise da dietro. E lasciano i segni sulle caviglie.
Anche in questa strana partita, qualche volta bisogna ricorrere alla prova televisiva. È grazie al replay che ora tutti sono in grado di valutare la durezza di Barbara Palombelli nel fuorionda di Mattino5. Riservando alle riprese dirette il celebrato garbo da santa donna dei salotti buoni, la sora Barbara non esita a liberare il Materazzi che evidentemente alberga sotto i suoi pizzi e fa danni atomici. Riassumendo, nell’ordine. L’editore Caracciolo: «Defunto, poverino, ma ha seminato figli, casini, cose e ha strangolato Ciarrapico». Il fondatore Scalfari: «Sulla sua vita mi astengo, ma un giorno parlerò...». L'attuale direttore Mauro: «Anche lui...». Nonostante tutto questo, dice lei, il trio non ha comunque esitato a impaginare l’attuale «Giornale dei moralisti». Si chiede risentita l’ex coccola del glorioso tabloid: «Ma moralismo di che? Il pulpito è un pulpito dove editore, fondatore e direttore diciamo puntini puntini»....

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video http://www.youtube.com/watch?v=HASlM17pULg