I furbetti dell’emergenza, tre funzionari probabilmente infedeli della Protezione civile e tre imprenditori probabilmente mascalzoni, stavano per fuggire all’estero pochi giorni prima di essere arrestati o indagati. Così sostengono gli inquirenti che per questo avrebbero accelerato le indagini e gli ordini di custodia. Per colpa di questi signori tutto il sistema Bertolaso è stato trascinato prima nel fango e poi smontato, con lo svuotamento della nuova legge approvata giovedì scorso che avrebbe dovuto invece dargli nuovi poteri e più efficienza. Rispetto a questo ci sono responsabilità precise. La prima è l’uso disinvolto che la magistratura ha fatto delle intercettazioni telefoniche, ventimila pagine di parole in libertà, date in pasto all’opinione pubblica, nelle quali è difficile stabilire il confine tra reati, peccati e semplici coincidenze. La seconda è stato il feroce assalto dell’opposizione alla Protezione civile, un tiro ad alzo zero, senza distinguere il bene dal marcio, l’utile dal dannoso. Bertolaso è diventato un bersaglio, il cattivo da impallinare per far cadere Berlusconi, esattamente come è stato fatto con la D’Addario, con Spatuzza e Ciancimino.
Per Bersani e Di Pietro tutto fa brodo. Fallito l’assalto con le escort, caduto nel ridicolo quello con la mafia, ora ci provano mandando in prima linea i terremotati dell’Aquila, scudi umani di una battaglia politica che non conosce più regole né etica. Ieri in mille hanno superato i divieti e invaso la zona rossa della città, là dove il sisma ha fatto il maggior numero di danni e vittime. Chiedono comprensibilmente di accelerare la ricostruzione. È tutta gente che merita il nostro rispetto ma ciò non può cancellare la verità dei fatti. A queste famiglie il «sistema Bertolaso» ha ridato casa, confortevole e antisismica, in tempi da record. Ora resta il problema di mettere mano al centro storico devastato e che in buona parte prima andrà abbattuto. Tutti gli esperti del mondo convengono che l’operazione durerà anni, tanti anni. Sì ma quanti? Tra i cinque e i dieci ma molto dipenderà dalle regole che verranno adottate....
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