ECOBALLE I TALEBANI DELLO SMOG

GALILEO GALILEI.jpgda IL GIORNALE

Proporsi di avere inquinamento zero dell'aria appare forse lodevole, ma è sicuramente velleitario: l'inquinamento zero non esiste, non foss'altro perché una buona porzione di esso è d'origine naturale.
Prendiamo ad esempio quello che è considerato, a torto, il più temibile: l'inquinamento radioattivo. La radioattività cui tutti noi siamo esposti proviene per l'80% dalla natura e per il 20% dalla diagnostica medica. Attività industriali, militari e belliche, e incidenti contribuiscono sulle cifre decimali ai valori detti: le bombe atomiche, i test nucleari e l'incidente di Chernobyl, tutti insieme, hanno elevato di qualche decimo percentuale la radioattività naturale; e i 900 reattori nucleari attivi nel mondo (la metà dei quali adibiti alla produzione elettrica) non l'hanno elevata affatto. La stessa filosofia vale per l'inquinamento atmosferico, anche se per esso il contributo entropico è maggiore.
Insomma, è il concetto di inquinamento che dovremmo rivedere: non è inquinamento una qualsivoglia modificazione ambientale, ma solo quella che implica danno. Non aver rivisto il concetto nel senso detto ha comportato, ad esempio, che si prescrivesse che le dosi ammissibili di radioattività da attività umane fossero addirittura la metà della dose naturale media.
La prescrizione è tanto più sciocca in quanto esistono intere popolazioni (in Brasile o in India, ad esempio) esposte a dosi anche 50 volte superiori alla dose naturale media, senza che si sia osservato in esse alcun aumento d'incidenza di alcuna patologia anche solo associata alle radiazioni...........

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http://www.youtube.com/watch?v=zh1z-_tPbb0