Un progetto sui volti, sulle persone. Una miriade di vissuti che contemporaneamente s’affacciano allo spettatore su file di piccoli ritratti dipinti. Un luogo colmo di visi: una lunga scia che percorre una stanza. Suoni, mormorii, accavallarsi di discorsi prolungati o interrotti. La vita scorre nella presenza dell’uomo
LUGLIO 2009 SAN FELICE SUL PANARO
*(photo Pietro Puccio e Andy Warhol)
Facce che s'affacciano sfacciate e sfaccettate. Sono le Persone di Pietro Puccio. Sono dietro i veli e i tagli del tempo psichico, del tempo sensazione, del tempo percezione. Sono visi accavallati, sono sguardi riparati, sono ri-emozioni dentro vetri appannati, ricostruzioni di personalità da molti punti di vista contemporanei che si fermano nel rettangolo classico della pittura. Dentro al rettangolo sopravvivono, più che in uno scatto di foto o in un filmato, i lineamenti insieme e i tratti e rimangono ognuno spingendo per emergere, danno colpi all'altro per stringersi ed apparire. A volte pare che a rivivere in queste pitture siano i segni segreti, quelli più intimi, quelli che in vita non hanno mai osato, se non per qualche istante, venire fuori, nei momenti di rabbia, nei momenti di estasi, nei momenti di realtà di sé.
(Moreno Pirovano) http://www.undo.net/cgi-bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=1246461321
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