IL PD STANGA GLI STUDENTI

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Aumentano le tasse, ma nessuno lo dice agli studenti

Caro studente, pagherai di più. Una mail dal contenuto tanto laconico quanto indefinito per dire che gli studenti dell’università di Ferrara sperimenteranno sulla loro pelle la crisi: pagando di più per studiare.


È quanto si sono visti recapitare sulla propria posta elettronica gli studenti Unife in questi giorni. Il “regalo” arriva “su sollecitazione del presidente del consiglio studenti”, come si legge in calce. In sostanza, le tasse aumentano ma non è dato sapere di quanto.


“Un dettaglio non da poco”, come lamenta il sindacato studentesco Rete Universitaria Attiva. L’unica cosa certa è che ci sarà un innalzamento delle tasse e l’introduzione di criteri meritocratici –oltre a quelli di reddito- per valutare l’entità della contribuzione.


Alla “buona novella” seguono poi dei particolari poco chiari al Rua. A cominciare dall’approvazione degli aumenti, che non viene comunicata agli studenti “né dagli organi d’ateneo né tantomeno dai rappresentanti che in consiglio d’amministrazione e senato accademico”. L’unica “esternazione” arriva da un volantino dell’associazione Student Office, che viene diffuso in tutte le facoltà, in cui appare una tabella ricca di numeri e spiegazioni sugli aumenti previsti. “Ma come è possibile – si chiede il Rua – che l’università affidi l’informazione di un’operazione così importante ad una associazione studentesca?”. Eppure non ci sarebbe traccia di qualsiasi dato dal sito di Unife e dai verbali del senato accademico. E come se non bastasse “la stessa associazione – continua il sindacato studentesco - si premura di organizzare un’assemblea per cercare di spiegare meglio gli aumenti e di giustificarli con il mantenimento dei servizi offerti dall’ateneo”.


Ma le critiche non si fermano qui e investono anche la distribuzione degli aumento programmati. Considerando il numero di studenti iscritti all’UniFe – spiega il Rua -, divisi per fascia di reddito e l’aumento della contribuzione per fascia, emerge limpidamente un maggiore aumento per le fasce con più studenti iscritti, un evidente sintomo dell’esigenza di racimolare quanto più possibile. Altre considerazioni che si possono fare con i dati finora in nostro possesso è l’anacronismo dell’attuale fasciazione che non descrive più la situazione economica degli studenti Unife”.


Oltre a questo, assieme ad altre associazioni studentesche, il Rua sta studiando “una proposta alternativa di criteri di contribuzione da sottoporre all’università, una proposta che tra l’altro consideri una rivalutazione dei parametri che stabiliscono l’importo delle diverse tassazioni per le diverse facoltà , una suddivisione della tassa in 3 o 4 rate in modo da consentire alla famiglia media di affrontare meglio tale spesa e una variazione delle fasce di ISEE e ISPE in base al nuovo assetto economico, al fine di raggiungere una tassazione progressiva”.


“Ancora una volta – concludono amari i rappresentanti degli universitari - ci è stato mostrato quanto poca importanza viene data agli studenti e alle loro esigenze, a volte questa indifferenza proviene addirittura da alcune associazioni studentesche stesse”.

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