IL CASO FEDERICO: ETICA E CIVILTA' PER FERRARA
Sul caso Federico A., il povero ragazzo deceduto tempo fa (anni...ormai) dopo un "normale" controllo delle Forze dell'Ordine, a quanto pare è scattato il countdown: il processo sulla tragedia è alle battute finali. E come- riportato- puntualmente da Estense com. anche l'ultimo minuto... è uno sconcertante scandire di elementi e azioni degli avvocati della Difesa, legittimi in sè (almeno per l'attuale primitivo Codice Penale o Civile che sia o deontologico della ... casta), tuttavia, appunto, per chi osserva con un minimo di senso di civiltà e di etica e di Giustizia umana e non burocratico-giuridica... lo scenario appare quasi disgustoso.
Non si tratta-globalmente- di demonizzare le forze dell'ordine, nè di vagheggiare soluzioni da far west e giustizie sommarie. "Semplicemente", prescindendo dalla questione umana, in ogni caso ...una Tragedia, come un chirurgo se sbaglia .... (Baroni e Caste della Medicina a parte) in linea di principio etica e civiltà non può più fare il chirurgo, così gli imputati forze dell'ordine - senza se e senza ma- non dovranno mai più operare sulla Strada nelle mansioni precedenti. Come i chirurghi... "semplicemente" hanno nei fatti sbagliato e quindi..... Li sistemino in qualche ufficio e ovviamente in altra città, meglio regione anche....
In tutta la tragedia, umana troppo umana, alcuni dati ci sembrano certi, al di là delle pur importanti e eventuali rilevanti responsabilità penali: certamente gi imputati non avevano intenzione di causare il decesso del povero ragazzo. Nei fatti il ragazzo è Morto a seguito dell'intervento degli imputati stessi... in un "normale" intervento delle Forze di sicurezza di Ferrara. Ebbene, il ragazzo non stava nè devastando una discoteca, nè stuprando qualche prostituta extraeuropea, nè era imbottito di esplosivi, nè minacciando e mettendo a rischio qualsivoglia altro essere umano, nè era campione nazionale dei pesi massimi o cintura nera della Repubblica....Giapponese, nè un body gard di Michael Jackson o Al Pacino o del Presidente dell'Onu...
Il povero ragazzo è deceduto, lo ribadiamo perchè è il dato più sconcertante, più incivile, più drammatico, letale, quasi volatilizzato da tutte le parole processuali e mediatiche, durante un "normale" intervento delle forze dell'ordine!
E 1+ 1 fa 2 in una comunità civile, etica ed evoluta. Evidentemente, tutti i chiaroscuri che si trascinano da anni, su una vicenda in cui i fatti, nel senso empirico di cui prima, sono trasparenti e alla luce del Sole, l'ostinazione dei vertici delle Forze dell' Ordine e degli imputati stessi nel non riconoscere i fatti... e le responsabilità se non penali certamente "oggettive" e fattuali... sottintende un Iceberg... oltre la tragedia specifica, soltanto una Punta in superfice. Per quale motivo le Forze dell'Ordine, per non ammettere subito, i fatti... un ragazzo non può-morire durante un "normale" controllo della Sicurezza pubblica, in questi anni continuano a mettere in gioco la reputazione e la credibilità dell'intero Corpo...?
Non ultimo: se per caso i bizantinismi giuridicamente leciti ma eticamente ripugnanti della Difesa portassero agli obbiettivi degli imputati, magari totalmente assolti (quando nessuno pretende persino la carcerazione ... ma semplicemente Giustizia!!! Poi spariscano in qualche uffico per sempre via da Ferrara...) Ferrara stessa, la Città avrebbe esiti devastanti d'Immagine e di Credibilità riguardo l'interfaccia, fondamentale in Democrazia, tra liberi cittadini e Giustizia, tra liberi cittadini e Forze dell'Ordine....
Pertanto, fin d'ora, intervenga nelle forme e i modi opportuni il Neosindaco Tiziano Tagliani: un Sindaco non è un soprammobile, una Statua; è tale quando incarna lo spirito di una Comunità. Il caso del povero ragazzo, con tutti i suoi risvolti sconcertanti, è uno di quei casi, dove un Sindaco Ponzio Pilato sarebbe già sintomo aurorale di un Primo Cittadino, appena eletto, già zoppo... Consoli Americani e Gratta e Vinci degli Assessori possono attendere.....
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