I giovani e la città - 21.05.2009
Una bella assemblea ieri sera (21.05.09) alla sala San Francesco. “I giovani e la città”, il tema discusso dai candidati a sindaco invitati, è stato affrontato in tutte le sue componenti: formazione, cittadinanza consapevole, partecipazione, ascolto, lavoro, casa, famiglia, genitorialità, integrazione immigrati, imprenditorialità giovanile, università, ricerca.
Progetto per Ferrara e Medicina Democratica, a seguito dell’impegno assunto da Ppf con i cittadini, nel corso dell’assemblea pubblica del 14.4.09 presso il Melo, dopo aver approfondito le possibili azioni legali con un team di avvocati specialisti di diritto ambientale e penale (Claudio Maruzzi e Carmelo Marcello dello studio MGTM ed Associati, Matteo Ceruti di Rovigo), organizza una assemblea pubblica dei residenti e dei proprietari degli immobili per lunedì 25.5.09 ore 20,30 centro sociale il Melo.
L’assemblea ha lo scopo di informare i cittadini in merito ai possibili percorsi legali affinché vengano assunti provvedimenti urgenti a tutela della salute e dell’ambiente, ed eventualmente tesi a richiedere il risarcimento dei danni sanitari, dei danni derivanti dalla svalutazione dei beni immobili e dalle attività di bonifica dell’area. I legali parteciperanno all’assemblea.
Ppf chiede:
La memoria corta
di Paolo Giardini
Non è obbligatorio essere integerrimi per sentirsi la coscienza pulita, basta avere la memoria corta. La vecchia battuta mi è affiorata a conclusione della lettura dell’intervento dell’assessore Stabellini pubblicato sul Carlino di oggi, 22 Maggio - “Ferrara cresciuta grazie al buon governo di questi decenni”.
Cosa dicevano allora - 6
di Valentino Tavolazzi
Eravamo rimasti alla commedia in atto da mesi, tutta giocata fuori dalle sedi istituzionali (stampa locale soprattutto), nella quale i principali attori (sindaco, assessori, consiglieri comunali di maggioranza..), con qualche eccezione, giocavano al tiro al piccione. Ma ora la commedia diventa farsa.
12.03.02 Il sindaco in consiglio comunale dichiara in merito alla vicenda della piazza municipale: “dall’indagine interna che i nostri uffici hanno svolto emerge che parte dei nostri tecnici hanno operato bene.. indagine interna svolta su responsabilità del direttore generale per determinare responsabilità, cause e concause..l’indagine interna è diventata pubblica per richiesta..”. Avete letto la mia relazione?
Siamo pronti a lottare
di Sergio Peretti
Noi di “Progetto per Ferrara” siamo operai, impiegati, artigiani, negozianti, ecc… e non è stato per niente difficile trovarci, è bastato un appello, un passaparola e il gruppo si è formato in un baleno. Conoscenti di lunga data e di pochi mesi, ma con unico obiettivo, cambiare Ferrara con la propria professionalità ed esperienze di vita le scelte politiche sbagliate fatte soprattutto in questi ultimi 10 anni di governo Sateriale e prima ancora sempre e comunque dei governi di sinistra. Troppi anni senza un avvicendamento politico, tutti parenti, amici e amici degli amici, sempre loro. Troppi sono stati e sono gli interessi personali e quasi niente per la collettività. Dobbiamo dire basta a questa CASTA e a questi avvicendamenti che non portano vantaggio a Ferrara né tantomeno ai Ferraresi.
La vecchia politica è estinta, ne resta un simulacro
di Paolo Giardini
L’abitudine dei politici di professione a confondere il sintomo con la causa è confermata dai nostri candidati sindaci quando promettono più “sviluppo” (salvo un candidato, facilmente individuabile). Quale sviluppo, di grazia? Quello in atto in Cina e India, visto dagli economisti come il nuovo Eldorado? Nelle librerie troviamo un saggio divulgativo sul fenomeno: “L’impero di Cindia” di F. Rampini, che spiega come il centro del mondo si sia spostato là, evidenziando le caratteristiche dei protagonisti di quel miracolo economico, tutte introvabili in Italia e a Ferrara in particolare.
La Testata, numero tre
di Athos Tromboni
Queste elezioni comunali a Ferrara sono importanti come mai prima, per due motivi: il principale è che dopo 60 anni di permanenza al governo delle stesse famiglie e degli stessi gruppi di potere e relative connivenze d’interessi, nel 2009 si prola la possibilità di cambiare, di mettere linfa nuova nella vita di Ferrara e del suo territorio, grazie ad un movimento quale il Progetto che si batte, con uomini e donne estranei alla contaminazione partitica, per ria‑ermare
la centralità del cittadino e della famiglia nell’azione e nelle scelte dell’Amministrazione locale; e per smantellare le torbide relazioni fra politica e a‑ari, intessute indipendentemente dallo schieramento.
Il secondo motivo è che il Comune diventerà, con l’abolizione delle Province che noi condividiamo, la vera istituzione referente della gente.
*TAVOLAZZI A TELESTENSE