GALILEO...GALILEA

ISRAELE.jpg 

CONTRO CERTI TG... 3 O 5......

Certi TG, certa stampa mica si sta giocando!?

Mi trovo a casa, ho il riscaldamento acceso, ciabatte, e un cane da accarezzare.
L’albero di Natale è ancora da disfare, un computer acceso con cui scrivere.
Cari pennivendoli ...  mica sto a cazzeggiare: il RISIKO va bene per chi si masturba nelle serate fredde; il FANTACALCIO per chi tromba ogni tanto; chi calcola la percentuale dei morti come un nuovo Napoleone (come li calcolava lui non c’era nessuno!) mi fa rabbrividire: Hamas, Hezbollah, Shin Bet, West Bank, sono parole che pochi conoscono il significato.
Ridurre la quotidianità di chi vive nel Nord di Gaza con quella di chi vive al sud di Israele, classificare in chi “tira le bombe per primo” e in colui che dice “sì, le ho tirate perché in fondo tu me le hai tirate anni fa, quando ancora non ero nato” , restringe ogni volontà democratica, dedotta dal buon senso, avvilita dalle schiere di armi.
Fare un SISTEMONE su chi mollerà per primo, mi fa venire la nausea.
Ho vissuto in Israele per due mesi, ho viaggiato solo o comunque sempre con ebrei, non ho potuto vedere molte cose, poiché, agli occhi dei palestinesi, ero un nemico. Non ho potuto vedere molte cose poiché agli occhi degli israeliani ero un nemico. Le mie paure si sono (con)fuse tra coloro che vivono in Galilea (Nord Israele) e quelli che oltre il confine di Gaza non possono uscire (Sud Israele).
Mi sembra che solo una persona sia riuscita a riunire sulle acque del Lago di Tiberiade (Galilea) tanti coraggiosi che ora si chiamano Discepoli.
Ho immerso i piedi in quel Lago pescoso, mi sono rinfrescato. Una famiglia che si stava riposando affianco a me mi ha offerto Coca Cola. Odio la Coca Cola. Non sapendo l’ebraico ho accettato, e la bambina, quella più piccola, mi si è attaccata alla gamba, facendomi segno di fare il bagno. Quel giorno era molto caldo. Volevo buttarmi in acqua con lei (forse galleggiamo?) mentre i suoi genitori preparavano pesce alla griglia. Un fischio mi richiamò: era il mio amico che voleva ripartire per Tel Aviv.
Non rivedrò mai più quella famiglia mussulmana o palestinese, oppure di Hamas (come diciamo noi occidentali), ma mi ricorderò sempre i sorrisi impalpabili di quella gente che, come le onde di Tiberiade, percorrono morbidi quel lago.

Ho smesso di calcolare i vivi e morti, sapevo solo che alcuni sanno vivere ed altri no. Nonostante tutto. 
TG3 o TG 5,  Cartacei che giocate a Risko+,  vorrei farvi conoscere una famiglia che vive in Galilea e quelle persone di Tel Aviv che lì mi ci hanno portato…e qui comincia un’altra storia…

 
 

DAVID PALADA 
davidpalada@libero.it

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=13401&sez=HOME_NELMONDO&npl=&desc_sez=