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2009 ROBERTO PAZZI SINDACO?

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Roberto Pazzi, Assessore alla Cultura? Da tempo il futurista e surrealista Alberto Canetto promuove Pazzi persino come sindaco, appoggiato anche da Vittorio Sgarbi, Graziano Cecchini e chi scrive (sarebbe certamente bello, ma forse utopico..). Comunque, Ferrara, città d’arte (persino nel Logo) non può certamente rifiutare la sua auto-candidatura, bella e fuori protocollo! Benvenuto, quindi, a Pazzi nuovamente eretico, nuovamente ali vertici della scrittura (vedi l'ultimo libro Dopo Primavera, tra le pietre miliari del nuovo fantastico italiano del duemila) come al Vincenzo Monti, in alcuni suoi libri, al tempo delle sue coraggiose polemiche contro il precedente potere paleorosso di Ferrara, con il progetto incompiuto dell’Immaginario... Solo... alcune postille relative all’ecosistema politico e culturale locali in cui innesterà le sue parole e imprese eretiche: scelga come interfaccie contemporanee a Ferrara soprattutto le nuove generazioni artistiche under 40 (io, per la cronaca, del ’60, coerentemente futurista mi chiamo “out”...), un magma creativo solo in attesa di input per decollare... Lasci perdere invece certa intellighenzia di sinistra ferrarese attardata, biliosa e reazionaria, certi grandi eventi cari solo alla nomenklatura (e i loro lacchè), certe associazioni passatiste...
 Insomma sia Pazzi un assessore rivoluzionario, reinventi la grande stagione dell’avanguardia Video della Sala Polivalente (appunto, molti giovani eredi multimediali oggi sono attivi a Ferrara), dia ai Buskers quella dignità neorinascimentale che li caratterizza, reinventi il grande Passato dell’Ariosto, di Biagio Rossetti, di Govoni, di Nello Quilici, di Bassani, sincronizzi la Poesia con il futuro, magari anche con coraggiose interconnessioni con certa poetica scientifica tacita ad esempio nei neonati Biologi evoluzionisti di Ferrara, favorisca decenni (anche) di creatività Arci (dal cinema alla musica), scommetta davvero su una Nuova Officina ferrarese del duemila...vagheggiata tempo fa anche da Laura Rossi, una delle migliori animatrici culturali di Ferrara
Altrimenti lasci Ferrara al suo destino d’analfabetismo scientifico e culturale, e la città - naturalmente cambi logo: non più d’Arte ma dei Mattoni Rossi o delle Barbabietole Bianche...  post-Tagliani...

ROBERTO GUERRA

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/lanuovaferrara/2005/11/03/UX1PO_UX107.html

 

http://www.italialibri.net/interviste/0304-2.html

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