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2009 PRIMA LEZIONE FUTURISTA

benedetto.jpg(Enzo Benedetto e altri futuristi- Roma-1990 circa) 

LEZIONE FUTURISTA AI PASSATISTI DI INTERNET

Simplicio: Maestro, hai letto l'ultimo proclama di Iopensodirado ?

Protagora: Quello scientifico ? Pensa stavo ancora aspettando qualche sua risposta alle mie considerazioni...

Simplicio: La speranza e la pazienza ti son compagne fedeli...

Protagora: Altrimenti non sarei filosofo

Simplicio: No, maestro, ne ha prodotto un altro...

Protagora: Incredibile, se Dioniso, similmente a Mida, avesse concesso ad Iopensodirado il dono di mutar le parole in oro, sarebbe l'uomo più ricco di Atene, per quante ne produce.

Simplicio: Il problema è il valore di ciascuna di esse. Se Dioniso gli avesse concesso il dono che tu dici, il loro conio delle sue monete sarebbe stato incerto e Iopensosempre sarebbe finito a scavar argento nelle miniere del Laurion

Protagora: Dici bene... Ma anche stavolta tale proclama minaccia bastonature a chi osa criticare e dissentire alla parole di Iopensodirado ?

Simplicio: No, stavolta riguarda il mercantilismo e il sistema dell’arte contemporanea, contro un mostro a tre teste, simile a Cerbero che divora con latrati e morsi ogni creatore.

Tre nemici irriducibili e corruttori dell'Arte: l'Imitazione, la Prudenza e il Denaro.

Protagora: Sui primi due posso anche d'accordo. Imitazione e Prudenza costringono il nostro sguardo a volgersi al Passato, al Vecchiume, invece che al Nuovo.

Sul terzo, concedimi qualche perplessità. Iopensodirado, invece di imitar Eolo, inondando con il suo fiato ogni angolo dell'Agorà, dovrebbe studiar un poco di Storia dell'Arte.

Se invece di scriver libri li leggesse, troverebbe tanti uomini e tante storie. Uomini generose e disinteressati, ma totalmente alieni dalle Muse. Uomini avari, rattrappiti, che avrebbero venduto nei bordelli del Pireo madri, figlie e sorelle per una scaglia d'oro, ma geni assoluti nel creare.

Simplicio: L'Arte è indipendente dal Denaro

Protagora: Per dirla come il figlio di un mio amico medico stagirita che ne farà di strada, Iopensodirado confonde l'essenza con l'accidente. Un quadro, una statua, un libro sono oggetti concreti, a cui la convenzione, la domanda, l'offerta, gli inganni dei mercanti, attribuiscono valore in oro ed argento. Ma la capacità dell'artista di avere idee, di dar loro forma e comunicarle a poco a che vedere con tutto ciò

Simplicio: Ma Socrate...

Protagora: Il mio amico, quando nelle sere d'inverno scalda il cuore con il vino, afferma che Arte ed Amore siano due gemelli, figli di Povertà ed Espediente.

Ma io continuo a basarmi da buon sofista, sull'esperienza concreta e sulla sua complessità, non su miti poetici e ragionamenti astratti. Quando si ha fame, si pensa a riempir lo stomaco, non a scriver versi.

Poi concedimi una riflessione. A più che a vedere con l'etica, che con l'estetica, ma tant'è...

Chi è disprezza il denaro ne è tanto schiavo di chi lo desidera, poichè in entrambi i casi, non riuscirebbe a concepir la sua vita senza di questo, dato che le dona senso.

Per entrambi, il denaro è un fine, oggetto da amare o da odiare. L'Uomo libero invece lo considera per ciò che è. Un mezzo per soddisfare i propri bisogni.

Simplicio: E se manca ?

Protagora: Saremo felici del nostro poco.

Simplicio: Ma allora, perchè Iopensodirado si rende schiavo del denaro ?

Protagora: Perchè il terzo nemico implacabile dell'Arte non è l'oro, ma il conformismo. Qualcuno, secoli fa, nelle lande germaniche creò l'abbinamento romantico tra povertà e genio.

Ed Iopensodirado, nonostante il suo starnazzare di avanguardie, non fa che ripetere chiacchiere vecchie che molti han declinato assai meglio prima di lui

Simplicio: Maestro, questa tesi, che dici negata dai fatti, da cosa nasce ?

Protagora: Dal peggior vizio umano, l'invidia. Il mediocre, non avendo la capacità e la volontà di emulare colui che ha avuto successo, anche nell'acquisire beni, preferisce con il Male abbassarlo al suo livello.

Medita però su questo, amico mio... Come si può predicare l'Uomo nuovo, se per aver successo ci si ispira ai suoi istinti più meschini ?

ALESSIO BRUGNOLI

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