LEONARDO E IL LOUVRE

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LEONARDO COME WARHOL...?

Il grosso problema dei quadri di Leonardo al Louvre è l'ostinazione dei francesi a non volerli restaurare, lasciando che la sporcizia nasconda la bellezza ed impedendo scoperte utili alla storia dell'Arte.

Però, più per caso che per abilità, qualcosa riesce sempre a saltar fuori. A settembre, la Vergine delle Rocce è stata staccata dalla parete della stanza in cui è esposta.

Qualcuno ha avuto l'accortezza di guardare  con l'attenzione quella che sembrava una delle macchie del tempo e si è accorto del fatto che fosse invece un disegno.

Grazie agli infrarossi del Centre de Recherche et de Restauration des Musees de France son stati così scoperti tre schizzi  realizzati con una pietra nera: la testa di un cavallo (alta 18 cm e larga 10, appare di tre quarti verso sinistra), la metà di un cranio umano (che misura 16,5 cm per 10, con la sua cavità orbitale, una parte della cavità nasale, metà di una mandibola con i denti) e un Bambino Gesù con agnello (quasi illeggibile: alto circa 15 cm).

Ora benchè il cavallo ricordi i disegni per la battaglia di Anghiari o visto il periodo della realizzazione del quadro, per il monumento equestre a Francesco Sforza, il teschio sia un tema ricorrente nell’opera di Leonardo, il bambino  sia simile a quello di Sant’Anna e la strana abitudine del pittore di disegnare su ogni cosa gli capitasse a tiro, per l'attribuzione si dovrebbe andar cauti.

Leonardo, come Warhol, per soddisfare le numerose richieste dei collezionisti, aveva messo su una factory, con gli allievi che facevan la maggior parte del lavoro e lui che dava i ritocchi, più o meno incisivi a seconda del prezzo pagato. Abitudine imprenditoriale che rende difficile una stesura definitiva del catalogo

Nulla vieta che quelli fossero esercizi di scuola dei lavoranti, per apprendere al meglio lo Stile del Maestro...

ALESSIO BRUGNOLI

http://www.blunotizie.it/2008/il-louvre-scopre-tre-disegni-inediti-e-misteriosi-di-leonardo/

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