LETTERA A VELTRONI

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Gentile Veltroni,
so che in questi giorni lei è impegnato a riempirsi la bocca delle parole rinnovamento, perciò le rubo pochi istanti, per ricordarle un certo appalto, relativo alla manutenzione degli oltre 800 km delle strade di Roma, 720 milioni di euro per nove anni, dato ad un certo Alfredo Romeo.

Vorrei farle alcune domande, se permette. Dopo la contestata assegnazione di quell'appalto, una delle imprese concorrenti, la Manital fece ricorso al Tar, sottolineando come questo dovesse essere invalidato, perchè tra chi doveva valutare l'esito del bando, vi era un socio di Romeo, Luigi Bardelli. Una cosa chiamata conflitto di interesse... Ora, lei ripete queste parole i giorni pari e quelli dispari, per attaccar Berlusconi.

Perchè ignorò il parere della sua Commissione di Garanzia che evidenziava tale pasticciacio ?Perchè invece di dare il buon esempio, lei fece ricorso al Consiglio di Stato, per favorire l'assegnazione a Romeo ?

Perchè, tra l'altro, ha difeso a spada tratta un appalto che costa venti volte i normali prezzi di mercato e con una qualità di servizio immonda, dato l'allagamento che subiva Roma ad ogni pioggia ? Sa che se io avessi fatto la medesima cosa, nel mio lavoro, mi avrebbero licenziato in tronco ?

Perchè, quando Alemanno il 5 novembre ha revocato l'appalto per inadempienza contrattuale, lei ha dato mandato ai suoi scherani nel consiglio comunale di far cagnara, accusando il novello sindaco di voler cancellare la "buona" eredità della sua gestione ?

Non voglio mettere in dubbio la sua onestà, è compito dei magistrati, se ne avranno voglia, ma in questa vicenda ha dimostrato o totale menefreghismo della città e dei suoi abitanti o un'abissale incompetenza.

In ogni caso, non si è mostrato differente dalla Iervolino o dai tanti inquisiti del suo partito. D'altra parte, il pesce comincia a puzzare dalla testa

ALESSIO BRUGNOLI