Creatori di sogni. Dallo stile inconfondibile e innovativo: una comunicazione visiva che unisce l’eleganza alla sensualità. Si alza il sipario su Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, la nuova mostra che da oggi (22 marzo) al 20 luglio farà brillare Palazzo Diamanti (tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, la biglietteria chiude un’ora prima). «Una esposizione che ha una proiezione di livello internazionale», sottolinea Gessica Allegni, assessora alla cultura della Regione Emilia Romagna. In parete il ritmo delle emozioni: due anime, un’unica visione del bello. Del resto con questa nuova mostra ferrarese si entra senza rete nel mondo dell’Art Nouveau: l’universo champagne e bollicine della Parigi di fine ‘800 ed inizio ‘900.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...