USTICA OVVERO IL SEGRETO DI PULCINELLA

Qualcuno si meraviglia delle rivelazioni sul disastro di Ustica, ma era noto ed è ben noto ancora oggi che all'epoca erano in atto scenari di guerra nel Mediterraneo contro un socio occulto del Patto di Varsavia., cioè la Libia di Gheddafi, lo si voglia dire o no. Inutile nascondere una verità (che è stata peraltro già detta in molte sedi), che comunque dal punto di vista della sicurezza nazionale era ed è tuttora comprensibilmente opportuno valutare per tutti gli effetti di ricaduta non solo politica (stante il clima interno ed internazionale del tempo), aldilà della pietosa opera di ricostruzione di un incidente che ha comportato un lutto senza pari. Ma si sa che in amore e in guerra tutto è lecito e possibile. E non si pensi un cinismo un tale considerare, anzi non lo è. Si parli piuttosto di realismo. Lo Stato, che ha degli obblighi in forza delle sue alleanze, forse avrebbe dovuto riservatamente risarcire i famigliari delle vittime molto prima, senza lasciar incancrenire la vicenda. Ma non spetta allo scrivente pronunciarsi sull'argomento. Non era facile, tuttavia, ammettere in allora la circostanza, considerate le tensioni della guerra fredda e le insidiose propagande in corso. Solo un folle avrebbe potuto dire tutta quella verità in quei giorni. Non nascondiamocelo. Ciò non toglie che l'ora sia giunta, anche ad onore della verità storica e soprattutto delle responsabilità non tanto o non solo italiane, ma anche dei nostri alleati, per proiettare con diverso spirito il film di quella tragica notte. E questo in vista di una miglior difesa dello spazio aereo nazionale, senza far sì che questioni così rilevanti avvelenino il rapporto tra le istituzioni e i cittadini. e aprano il fianco ad inutili e controproducenti polemiche. Dire in ultimo che la strage di Ustica sia uno dei tanti misteri italiani è altrettanto insigne corbelleria, dato che neanche uno sciocco potrebbe negare in che momento si viveva. La critica storica ci insegna che che la storia in fondo non fa giustizia, ma giustifica (o meglio spiega) e se giustizia fa ciò avviene assai tardi. E bisogna riconoscere che anche questa è un'astuzia della storia. Che utilizza le gambe e le teste degli uomini.
Casalino Pierluigi