SCRITTO A MANO OVVERO IL BRIVIDO DELL'INCHIOSTRO E DELLA PENNA.

Come sembra crescere questo grido di dolore! E la richiesta arriva anche da sempre più numerosi ricercatori e appassionati della calligrafia, anzi della grafia, perché calligrafia già significa bella scrittura e non proprio soltanto scrittura di stile elegante. Me lo si passi, avendo studiato il greco classico, che, insieme al latino, oltre che lingua madre di civiltà, d'arte e di scienza, serve pure per comprendere il significato di molto di più di quello che non sembri. Basta tastiere, dunque. Ridateci il brivido e la suggestione dell'inchiostro e della grafite che lasciano sulla carta qualcosa di noi. Coloro che chiedono a gran voce questa rivisitazione di un'antica arte espressiva sono uniti da una certezza: usare penne e matite è un piacere, una seduzione indescrivibile. Che migliora la vita. Anzi c'è già chi propone di includerla come l'espressione che ha segnato la storia dell'uomo tra i Patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco. Del resto scrivere a mano è un'attività complessa e ricca di implicazioni linguistiche, psicologiche, cognitive, nonché fonte di emozioni e di benessere e c'è pure chi ipotizza di poter scrivere a mano su Facebook. Il tutto avviene perché ci si rende conto che con l'arrivo delle tecnologie digitali il corsivo è in pericolo. Così sostiene l'Università di Bologna, di Urbino e il Laboratorio di pedagogia sperimentale dell'Università di Roma Tre. Il tributo alla penna ritrova inoltre la necessità di istituire corsi di scrittura. Come è stato per il destino delle foto scomparse dalle nostre case non si vorrebbe che anche lo scrivere seguisse analoga sorte. E non lasciare così segno di noi.
Casalino Pierluigi