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POPULISMO ED ANTIPOPULISMO. IL RUOLO DELL'ESTETICA

Certo, viviamo in un'epoca di populismi e di anti-populismi reali, presunti ed anche immaginari, quasi la barbarie indisciplinata delle folle eretta a sistema mediatico, con un senso e anche - e soprattutto - senza senso, se pur il populismo in genere sia diventato uno dei tanti, forse il più noto, sensi comuni del nostro tempo. E se c'è un populismo, infatti, di cui non possiamo dubitare l'esistenza è il cosiddetto populismo estetico. Si tratta di un fenomeno trasversale quello del Nuovo Senso Comune che prende il nome appunto di Populismo Estetico. Discorso, questo, che si insinua e si infiltra a tutti i livelli nei media e nella pubblica opinione e domina le sparate dei politici, anche quelli sotto tiro, in occasione della morte degli eroi della cultura di massa, non sicuramente una cultura intellettualmente elevata, ma stratificata e appiattita al ribasso, perché alla logica economica funzionale. Ecco, dunque, i funerali di Stato di Mike Buongiorno, senza mancare di rispetto alla sua memoria, mentre Antonioni è noioso e così Dante, ma non più di tanto adesso, grazie a letture da hit parade. La gastronomia è la più alta forma di cultura contemporanea e ciò perché il mercato richiede ciò. Il graphic novel è il solo futuro del romanzo e così lo scrivere sui telefonini. Questo moderno populismo è tuttavia la nuova versione dell'intollerante Vox Populi, Vox Dei, nel nome del quale le dittature del Novecento hanno costruito il loro potere. Questo cortocircuito culturale ci porta a riflettere sulla grande questione della politica populista, anzi della politica in sé e per sé. Il populista in politica e l'anti-populista in estetica, in realtà, è il figlio disinvolto del totalitarismo che come l'idra dalle cento teste rinasce a sé stesso. Occorre perciò restituire alla corretta (e giusta) dimensione estetica il posto che merita nella società, al fine di far comprendere che l'arte non può confondersi con la (cattiva) politica, ma riaffermarsi non solo come mero intrattenimento o fattore riempitivo. Ritornare, per concludere, a leggere l'Anonimo del Sublime, Diderot e altri buoni maestri della teoria estetica.
Casalino Pierluigi, 13.12.2016

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