LA RUSSIA E L'EUROPA, TRA STORIA E ATTUALITA'.

La Russia è parte dell'Europa o rappresenta, invece, un mondo a sé? E' questo un quesito che ha assillato gli storici e la gente comune per tre secoli, e che continua a rimanere il perno della storia e dell'attualità delle relazioni tra Est ed Ovest. Voltaire, a suo tempo, escludeva la penisola balcanica dall'Europa, perché sotto il dominio dei Turchi, ma vi includeva la Russia. Gli illuministi allacciarono continui rapporti culturali con l'impero della grande zarina Caterina. Senza dubbio, da allora, l'influsso ideale europeo in Russia (anche mediante lunghi soggiorni di scienziati, studiosi, diplomatici, mercanti ed altri, fra cui intellettuali) divenne costante ed ebbe inizio l'occidentalizzazione culturale europeo dell'impero moscovita di usi e metodi imposti da Pietro il Grande. occidentalizzazione esaltata, appunto, da Voltaire, ma contro cui reagiranno nel XIX secolo forti correnti russo slavofile e messianiche, da Dostojevskij ai partiti rivoluzionari e cristiano-ortodossi. Ma, proprio per questo, la Russia rimase ancora in fase passiva, se pur accettò gli influssi francesi e tedeschi e anche italiani (L'Italie et la Russie ont unies par les lettres, diceva sempre Volatire).Che il ruolo della Russia nella storia restasse incerta tuttavia è provato dal fatto che dal XVIII secolo in poi, anche dopo lo zar Alessandro I e la sua apparizione sulla scena politica europea come il nuovo messia vendicatore dei popoli contro Napoleone; e anche dopo la Santa Alleanza si rimase incerti se in Russia dominasse la "civilisation" europea o "le génie asiatique", come si esprimeva nel maggio 1878, a proposito di questioni politiche (ma a suo avviso la cosa si adattava pure alle questioni culturali), l'ambasciatore di Parigi in Russia, marchese di Harcourt. Perché la Russia divenga veramente parte attiva dell'Europa bisognerà arrivare alla seconda metà del XIX secolo, nonostante lo scontro occidentalisti e russofili in quel Paese, grazie ai grandi romanzieri russi di quel periodo che divennero nomi comuni anche in Europa. Nel centenario della Rivoluzione dell'Ottobre del 1917, nel frattempo, la Fondazione Feltrinelli, nel contesto del progetto "Oltre confine", ha inaugurato ieri, 13 dicembre 2016, una riflessione che si propone di tornare alle origini della grande frattura tra Russia ed Europa, per provare a riconsiderarne i reciproci rapporti (America inclusa, che è parte rilevante dell'Occidente) e ripartire in avanti dal 2017 in cui tanti equilibri si muovono e si spezzano. La rilettura della narrazione degli eventi del 1917, al riguardo, contribuirà ad approfondire i rapporti Russia-Occidente e ad anticiparne le mosse future.
Casalino Pierluigi, 14.12.2016