La strana scienza di Jacques Lacan - Meteo Web
*estratto - recensione di R. Guerra
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2016/11/la-strana-scienza-jacques-lacan/789892/#epgrpJggxJeXzBII.99
*estratto - recensione di R. Guerra
Recentemente per la collana Biblioteca di Psicologia, libri Corriere della Sera è stato riedito di Jacques Lacan “Il Seminario. Libro XI. I quattro concetti fondamentali della psicanalisi”): sempre a cura del fidato allievo J. A. Miller (come nell’edizione originaria italiana per Einaudi del 1979/2003, sua anche una ampia nota critica), per l’occasione a cura anche di A. Di Ciaccia.
Ovvero… l’opera forse omnia in certo senso di Lacan, l’ultimo grande
“guru” della psicanalisi. Quella fondamentale, con la parola stessa
diversamente live del famoso Maestro, tutt’oggi un poco controverso
nella storia della psicanalisi. Non tanto per l’autorevolezza, quasi
ovunque poi assimilata, nonostante – a suo tempo- anni ’60 un caso
clamoroso di censura ed espulsione dalla Società Psicanalitica ufficiale, da cui la fondazione di Lacan di quella Ecole Freudienne
(Parigi), che sempre negli anni ’60 e ’70 fu ai vertici del dibattito
generale non solo psicanalitico e postfreudiano ma culturale francese e
internazionale, fino a debordazioni anche metapolitiche.
In particolare, persino la psicoanalisi
freudiana relativamente ortodossa ha ben innestato nella sua prassi
clinica e teorica la celebre cosiddetta fase dello Specchio nell’età
evolutiva dell’infanzia, “scoperta” da Lacan e le sue quasi
presocratiche (con il senno di poi, quasi un Eraclito 2.0 ante
litteram…) complesse teorizzazioni sull’Immaginario, il Reale, l’Altro:
soprattutto “l’ancoraggio “ definitivo dopo Lacan della cosiddetta
scienza dell’incoscio strutturato come Linguaggio (sulla scia del Freud scienziato)
Dopo diversi decenni ormai, che cosa
resta della indubbia anche provocazione ed eresia lacaniana, al di là
del suo fortissimo influsso prima nella psicologia contemporanea, la
stessa sociologia e non solo (la dimensione estetica in particolare?),
poi, dopo il boom, altrettanto affrettatamente raffreddato? Lacan resta
tutt’oggi, vano negarlo, di ardua decifrazione, al di là di retoriche
intellettualistiche, come non a torto ma in controluce dandogli ragione,
fu anche assai contestato, confermandone quasi popperiamente, proprio
la sua indubbia, vano negare anche tale esito, rivoluzione
psicanalitica: la conferma paradossologica della psicanalisi come scienza supposto sapere (parafransando lo stesso Maestro liberamente), l’Altro come mancanza/assenza (semplifichiamo
parecchio, ovvio), quindi per logica in-corente, linguaggio e scienza
umana (aggiungiamo oggi) in-dicibile, aperta, mai un circuito chiuso.
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