LA LEZIONE DI TOCQUEVILLE E LE ELEZIONI AMERICANE

Casalino Pierluigi

Per studiare la realtà americana Alexis de Tocqueville (1805-1859) effettuo un lungo viaggio negli Stati Uniti, descrivendo le ragioni, le istituzioni e i valori, oltre che i limiti, in un'opera assai nota: "La democrazia in America". "Ciò che più colpisce chi arriva negli Stati Uniti, scrive Tocqueville, è la specie di movimento tumultuoso in seno al quale vive la società politica". Sembra scritto ieri o oggi e non quasi due secoli fa. "La tendenza della democrazia ad obbedire in politica ai sentimenti piuttosto che ai ragionamenti e ad abbandonare un disegno lungamente maturato per la soddisfazione di una passione momentanea". E qui Tocqueville sottolinea come le istituzioni americane siano solo una parte della dimensione politica e dello Stato, evocando l'insistenza con cui gli americani cerchino l'associazionismo di ogni tipo da quello più importante a quello più futile. Alla base di ciò si afferma il potere di sussidiarietà che riconosce ad ogni cittadino di operare su molti livelli per seguire i propri ideali e difendere i propri interessi. Dobbiamo farcene una ragione ancora ai nostri giorni se vogliamo capire e convivere con il nostro tradizionale alleato d'oltre Oceano.