La verità poco dicibile di Nizza dopo la strage islamica

Dopo Nizza, dialogo? Con chi?©

Di Mary Blindflowers©

Demos-cratia, olio su tela Mary Blindflowers©


Dopo l'attentato a Nizza una schiera di buonisti ha iniziato a parlare di dialogo. Non bisogna condannare l'islamismo, ci sono gli islamici moderati, occorre imbastire un fiume di tolleranza e amore universale. Peace and love. Il commesso islamico sfruttato dal negoziante italiano, restituisce il portafoglio alla signora un po' smemorata che lo dimentica al negozio, da qualche parte, che emozione! E poi non tutti gli islamici sono terroristi (scoperta dell'uovo), bisogna dialogare con loro, etc.

Certamente è bello dialogare con il commesso arabo del lattaio o del salumiere dei massimi sistemi del mondo. Il problema è che il terrorismo non si combatte dialogando con chi non conta niente negli equilibri mondiali.

Si può provare simpatia umana, certo, perché no, ma serve di fatto come antidoto contro il terrorismo?

Con chi dialogare allora, vediamo...

Il papa è contro la violenza e il terrorismo, è in preghiera adesso per tutte le vittime di Nizza, in preghiera e costernazione, esprime solidarietà, è addolorato, poverino.

Che bello.

Ma di chi è, tanto per citare un esempio, l'ospedale Mater Olbia di Cagliari? Di chi? Del Vaticano e del Sultano del Qatar, un uomo abile a nascondere sotto ori, sfarzo e finta moderazione religiosa, la sua vera natura oscurantista e integralista. Questo signore che crede nella sharia, ha relazioni a dir poco inquietanti con gruppi fondamentalisti islamici, gli stessi che fanno attentati terroristici in Europa. Ma si sa, che anche per un papa les affaires sont les affaires.
La cosiddetta "strategia di infiltrazione finanziaria" con il Qatar è iniziata in grande stile col Governo Monti che nel 2012, si fece promotore degli investimenti della Qatar Investiment Authority, utili a far girare miliardi e ad alimentare contemporaneamente il mito di un Qatar non integralista, un mito perché in realtà la dinastia qatariota degli Al-Thani appoggia il conservatorismo islamico, un puro monoteismo che esprime disprezzo e odio nei confronti di chiunque ne contravvenga le regole. La parola di una donna vale meno della metà di quella di un uomo, il consumo di alcolici e le relazioni sessuali illecite vengono punite a colpi di frusta, quando va bene, sì perché, per esempio, per l'omosessualità e per chi decide di abbandonare l'islam o per relazioni sessuali non previste, si procede anche alla lapidazione. 
Non sempre le conquiste avvengono con la spada, anche le transazioni finanziarie possono essere molto utili per infiltrarsi nell'occidente. E gli Al-Thani sanno come muoversi, anche grazie all'appoggio dei nostri politici così democratici che si commuovono ad ogni nuovo attentato alla vita umana.
I politici dicono di voler combattere il terrorismo con ogni mezzo, e dai media, fazzoletto in mano e lacrima pronta, tuonano contro i fondamentalismi, tuttavia continuano a fare affari con il Qatar che ha rilevato importanti strutture e aziende italiane, comprese le aziende dell'alta moda tipo la maison Valentino, passata tempo fa al Qatar per 700 milioni di euro, un bella sommetta...
Così l'emirato medio-orientale è entrato da tempo nell'alta moda italiana e non solo, non gli bastavano gli Harrod's o la partecipazione nel colosso americano dei gioielli Tiffany, la conquista dell'occidente esige movimenti sempre più ampi, così i fatturati crescono e sono tutti felici e contenti. Tutti tranne quelli che muoiono negli attentati, ovviamente e di cui ai governi in realtà importa meno di zero.

Con chi parliamo allora?

Con Obama? Lo stesso che difende il criminale turco Endorgan ora diventato improvvisamente democratico? Lo stesso Endorgan che fa affari con L'ISIS, armi in cambio di petrolio? Sì, dev'essere quello, protetto dalla NATO, quel signore ora molto per bene, che vogliono far entrare nella UE... Dev'essere lui, quello di cui ora parlano i russi, discutibili per altri versi, che ora hanno scoperto l'acqua calda... Dicevamo Obama... il rappresentante di una nazione da cui partono le armi per finanziare l'ISIS?
Il principale fornitore di armi all'ISIS è l'Arabia Saudita che è in ottimi rapporti con l'Occidente, tanto che l'Occidente gli vende le armi.
Così il cerchio si chiude. L'Arabia Saudita spende miliardi per finanziare il fondamentalismo con armi americane ed europee.

Ma les affaires sont les affaires...


Con chi parlare dunque? 


Con i musulmani cosidetti "moderati" che vivono nei paesi occidentali come vivrebbero al loro di paese, tenendo le donne col velo o col burqa, pretendendo di picchiarle perché, come ha detto il presidente pakistano del Consiglio di ideologia islamica (Cii), Mualana Muhammad Khan Sherani, in un'intervista all'Express Tribune, la legge del Corano lo consente... Parliamo con lui? 
L'Occidente così democratico gli consente di mandare proclami su come picchiare le donne. Ma come mai?
Se un qualsiasi normale cittadino inneggia alla violenza viene condannato, l'imam invece può dire ciò che vuole.
Forse perché ha detto che bisogna picchiarle poco?
O forse perché ci sono interessi economici troppo forti per cui non sarebbe opportuno tappargli quella bocca sdentata, misogina e oscena...
Sì, il soldo copre tutto, il bello e il brutto.
Ma parliamo, dialoghiamo... La domanda si ripete, monotona, ossessiva...
Con chi?
Non abbiamo ancora trovato un interlocutore degno di questo nome.
Ah sì, imbastiamo interessanti conversazioni democratiche con i vari sultani "moderati" e pedofili che si sposano una moglie minorenne, di sei, sette anni, stuprata il primo giorno di nozze... 
Sì parliamo con loro oppure col pakistano che di recente ha ucciso la sorella perché contravveniva alle leggi dell'Islam.
O con le donne islamiche che nei paesi occidentali si fanno il bagno in piscina con il burqa costringendo la gente a subire la violenza di questa scarsa igiene.
Dialoghiamo dunque coi frequentatori di moschee che con il contapreghiere in mano, un, due, tre, mille... lodano Allah e concertano operazioni di conquista dell'Occidente.

Intanto mentre la gente muore, i buonisti dialoghino coi gessetti, le bandierine colorate e l'illusione che l'Islam sia una bella religione moderata, l'Occidente democratico e il papa molto molto buono, un santo che ha pregato tanto..
http://controcomunebuonsenso.blogspot.it/2016/07/dopo-nizza-dialogo-con-chi.html#.V