Italxit? "La parola Italia sia sovrana in Europa" dopo Marinetti

fonte IL POPULISTA  

di Roby Guerra

Sia ben chiaro, siamo semplici letterati e al massimo futurologi, ma tempo, visti anche scenari favorevoli, di immaginare l'Italxit se non in temini concreti - per forza di cose e di complessità storica e delle cronache in tempo reale, almeno ipotetici e potenziali. Come si vedrà neppure originali, presi da futuribili vari e anche proposte dalla politica dell'opposizione stessa: il nostro un mero mix al massimo combinato come Rete possibile. A meno che la storia già non innesti a breve termine, autunno, dopo alcune tappe già programmate, referendum costituzionale in Italia, nuove elezioni in Austria e - non banale- in Usa se vincesse Trump e cosi via, l'ItalXit per via naturale con la fine clamorosa dell'Unione Europea. In ogni caso anche in tal caso auspicabile, ma poco forse prevedibile (anche per probabili resistenze dell'Unione Europea a pezzi dalle dinamiche anche inquietanti possibili, con probabili azioni varie stesse sconcertanti delle varie entità finazocratiche che comandano realmente l'Unione Europea, Germania stessa in primis) ecco alcuni semplici input. Scenario 1: L'ideale sarebbe ovviamente, caduta a breve termine del governo Renzi e vittoria elettorale delle opposizioni con la Lega e Salvini ovviamente in primo piano. E subito due azioni simultanee: referendum per l'Italxit e proposta ufficiale all'Unione Europea di ridefinire tutti i trattati non in senso ormai terminale come da standard pro finanzocrazia e Germania, contro i popoli europei e anche l'Italia, ma in chiave economica opposta, senza la Germania partnership dominante e semidittatoriale, a favore dei popoli europei- tutti quanti- quindi anche l'Italia, a seconda della storia culturale e delle risorse oggettive autoctone delle singole nazioni europee; su basi anche culturali e non solo ovviamente economiche. In primis la richiesta a breve termine di un piano europeo concreto per pilotare l'emergenza epocale migranti, egualitario per le singole nazioni a seconda delle realtà oggettive e potenzialità risorse in merito e non sulle spalle dell'Italia in particolare, abolendo la sconcertante clausula di Dublino (e con moratorie precise sul flusso migrante e su nuove moschee). La richiesta a breve termine di codici penali e fiscali uguali per tutta l'Unione Europea, di un esercito europeo e cosi via. No alla Turchia in Europa. Tutto quel fondamento strutturale necessario, in questa ipotesi di una Nuova veraEuropa, per parlare seriamente di una nuova Supernazione da ridefinire anche come in Usa come Libera unione di Repubbliche Federali. Scenario 2 Presupponendo la prima parte di cui prima e la vittoria postelettorale e il quasi certo No da Bruxelles delle proposte alternative europee stesse a) Italxit via referendum o scelta autonoma del nuovo governo, preferibilmente via referendum; trattative con Spagna, Grecia, Francia, già laterali con la GB per patti post Italxit anche commerciali privilegiati, per una Contro Europa mediterranea possibile e quindi competitiva e anche economicamente e culturalmente e politicamente conflittuale con l'Unione Europea a trazione tedesca, quel che ne resterà, se resterà qualcosa.... In politica interna: a) Moratorie per flusso migranti e nuove moschee, politica deterrente per la questione stessa migranti nel Mediterraneo, no sbarchi per 5/10 anni, no diritto di cittadinanza italiana per 10 anni. Proposta di patto con le opposizioni contro il neoterrorismo esistenziale e urbano dei cosiddetti migranti, accoglienza minima casi oggettivi perseguitati politici, e per la questione strutturale crimonogena centro mediterranea: da Roma in giù commissariamento, utilizzo dell'esercito e sospensione del facile garantismo. Come negli anni 70 per intenderci con la Legge Reale antiterrorismo. Per combattere sul serio non solo l'emergenza migranti delinquenziali ma anche l'emergenza storica italiana, camorra, mafia ecc. In caso di probabilissimo NO delle opposizioni, procedere come Forza di Governo secondo mandato degli elettori, in tale ipotesi postelettorale vincente. Scenario 3 Da soli o con chi seguirà tra gli paesi mediterranei l'Italxit, fondamentale in ogni caso, anche in caso di continuità del governo Renzi, elezioni o meno, fin d'ora necessarie, trattative fin da subito con la GB e paesi europei già fuori dall'Euro per specifici trattati commerciali e cooperazioni dirette a seconda delle dinamiche d'importazione italiane fondamentali e scambi reciproci in tal senso privilegiati con tali Paesi. In ogni caso per fare concretamente l'ItalXit, necessari piani complessi. Classificazione e mappa precisa delle risorse nazionali oggettive e potenziali, autoctone o relativamente autoctone, producibili già in Italia come risorse economiche fondamentali. Quel che non abbiamo in soldoni, come già accennato, identificare con chiarezza e immediate trattative d'intesa commerciale e cooperazioni privilegiate tutti i Paesi fuori dall'Euro per scambi economici. Ad esempio, abbiamo bisogno del Metano e dei Gas? Trattatti immediati con la Russia di Putin.. e cosi via. Le stesse superpotenze economiche del mondo, Usa, Giappone, Cina secondo voi , nel mondo del mercato globale, rifuterebbero tali scambi privilegiati, per qualche NIET della terminale e in questo futuro a breve termine Unione Europea o Germania (nonostante le ovvie sinergie con quest'ultime preesistenti)? INFINE: QUESTIONE TEDESCA E DELL'UNIONE EUROPEA... abolizione come legittima difesa del popolo italiano del nostro debito pubblico verso l'Unione Europea, in quanto danneggiati dall'Unione Europea e la sua gestione oggettivamente antiitaliana fin dal primo giorno del'Euro. Che farebbero? Ci dichiarano guerra? Ne dubitiamo. Probabili diktat degli investimenti italiani di molte multinazionali euroamericane o Investitori Stranieri ? Dubitiamo che le multinazionali e-o tali investitori saranno nei fatti (forse solo formalmente) esecutori del Mito dell'Unione Europea e del mito della falsa logica delle Borse internazionali che seguono dinamiche non economico-scientifiche come spacciano i media e i partiti filoeuropeisti ma meramente astrologici: tutte le notizie non sono quasi reali, ma meri gianteschi spot Big Data perversi, in sè gia operazioni di borsa per manipolare il Mercato Finanaziario. A parte questa ipotesi posteconomica..., nulla vieta all'Italia anche da sola, di favorire poi quasi mezzo mondo e relativi stati fuori dall'Euro come investitori privilegiati nel nostro Paese a condizioni ottimizzanti. Al limite vedremo meno Corporation americane (o meglio mirate, poi se vince Trump...) e tedesche, ci faremo semmai e positivamente invadere anche in tal e certo senso, ma positivo, da russi, giapponesi, cinesi, australiani, inglesi, e cosi via.... Non ultimo, riportare in Patria le risorse imprenditoriali e industriali italiane attualmente in semifuga all'estero, con politiche di incentivo e per il futuro vincoli precisi in caso di di deterritorializazione di imprese italiane all'estero... Redditi di Esistenza per gli italiani e tassazione sui grandi Patrimoni italiani, in parte come fondo sociale, in parte con obbligo di reinvestimento delle aziende stesse. IL GRANDE RUOLO DELLA SCIENZA E DELLE NUOVE TECNOLOGIE Semplice brainstorming sia ben chiaro queste nostre riflessioni, ma il vettore mentale pensiamo sia non banale, al di là dei contenuti più attendibili eventualmente. Il medium è il messaggio, diceva Marshall McLuhan e oggi lo stesso Derrick de Kerckhove suo principale allievo e che vive in Italia da anni a Napoli dove insegna.: teorici di un'altra Techonoeconomy, anche, basta sulla tecnologia e sulla scienza. L'automazione e informatizzazione e robotizzazione dell'Italia concertata strutturalmente e come Rete anzichè a pezzi effimeri e senza visioni complesse di base - e quindi inutile come oggi, sarà, la grande arma segreta dell'Italia futura post Italxit, riutilizzando anche le grandi risorse umane e intellettuali che oggi scappano al'estero, non soltanto per la riorganizzazione del mondo del lavoro e della burotica ma anche per il degno marketing 3.0 per fare decollare come non mai la risorsa cultura e turismo dell'Italia stessa e per una prassi ambientalista evoluta che domanda per una nuova economia anche sostenibile e di sviluppo complementari... non verdi primitivi... ma proprio l'alta tecnologia stessa come macchine politica.

http://www.ilpopulista.it/news/12-Luglio-2016/2723/per-una-italxit--evoluta-e-spiazzante-germania-e-unione-europea---.html