Oggi, anniversario 119 della nascita di Anna Freud, figlia del celeberrimo e scandaloso psicanalista viennese, Sigmund Freud, che ha rivoluzionato la storia delle scienze umane e sociali: tutt'oggi, finita certa vulgata anche mediatica, il "neurologo" Freud è in certo modo rivalutato anche sul piano scientifico dalle contemporanee neuroscienze. In ogni caso, Freud liberò la sessualità dal mito borghese e dai tabu religiosi monoteistici, educato, anche se ancora troppo radicale la sua teoria dell'inconscio e effetti sociali interpersonali e collettivi magari in certi ambiti come la Politica dove il lapsus generalizzato è quasi Pragmatica della Mistificazione appunto subliminale e al di là della coscienza superficiale (il famoso iato tra chiacchiere dei politici e promesse e ... fatti... eccetera). La figlia Anna Freud, dal canto suo, sulle orme del padre della psicanalisi, ha praticamente reinventato la psicologia infantile, riconnettendo la fase cruciale dell'infanzia al discorso scientifico, in precedenza debole o al massimo relegato al mero istinto secolare delle famiglie o alla psicologia quasi naif spesso banale e fuorviante sociale o religiosa. Dopo di lei, la stessa Melaine Klein ecc. Anche tale dinamica, pur naturalmente tutt'oggi esplorata dalla psicanalisi attuale e le scienze o metodologie varie che ne sono derivate, influenzando in chiave decisiva tutta la psicopedagogia o scienze dell'educazione, appare ancora, nonostante certe apparenze, patrimonio poco acquisito nella prassi stessa educativa normale, famigliare, scolastica stessa, psicosociale e mediatica in generale.
E per l'occasione bellissmo regalo cibernetico e web di Google con un bellissimo tributo doodle significativo.
R. Guerra
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R. Guerra