Turismo apocalittico al National Corvette Museum

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Incredibile iniziativa al National Corvette Museum che offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare l’enorme sinkhole nel quale precipitarono diverse auto d’epoca esposte

Fece il giro del mondo la notizia del gigantesco sinkhole che si aprì, il 12 febbraio 2014, all’interno dello Skydrome showromm, nel National Corvette Museum di Bowling Green, nello stato americano del kentucky. Non solo per le dimensioni della voragine, larga 40 e profonda 60 piedi e per il fatto che si è aperta proprio all’interno del museo, ma per il fatto che diverse automobili d’epoca e da collezione esposte nello show room sono letteralmente precipitate all’ interno del sinkhole. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito ma per trovare ed estrarre le macchine, la maggior parte delle quali in pessime condizioni, ci vollero ben otto settimane.
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Sinkhole al National Corvette Museum
Sinkhole al National Corvette Museum, foto snapbuzz.net
Ma anzichè scoraggiarsi, il direttore del museo ha pensato a un’iniziativa davvero particolare che pur suscitando alcune polemiche, ha ottenuto un riscontro incredibile: lasciare aperto il sinkhole durante tutta l’estate, ed in particolare nel mese di agosto nel quale il National Corvette Museum festeggerà il 20esimo anniversario, ed esporre ciò che resta delle auto distrutte ai visitatori. Insomma la gigantesca voragine si è trasformata in un’attrazione turistica, ovviamente dopo aver messo l’intera area in sicurezza. Ma non solo: tre webcam sono state posizionate sul sinkhole per offrire anche ai visitatori online la possibilità di guardare l’incredibile voragine ed i lavori in corso per ripristinare lo skydrome. E a quanto pare l’iniziativa ha funzionato: dallo scorso febbraio ad oggi il museo ha ottenuto il 50% dei visitatori in più rispetto al mesedimo periodo dello scorso anno.