Tucidide

La fama di Tucidide si fonda su quanto egli stesso realizzò, ossia sulla sua Storia. Il suo primo scopo fu la verità storica, non la verità filosofica. Egli non si occupava dell'antitesi dei filosofi, verità opinione, ma delle opinioni vere come opposte a quelle false. Accortosi del prevalere di un giudizio errato circa i figli di Pisistrato e il regno lacedemone, considera suo dovere impegnarsi a correggere gli errori. L'amore e il rispetto della verità dei fatti non era certo una virtù caratteristica dei Greci, e pochi, come sostiene Tucidide, erano disposti a fare lo sforzo di scoprirla. Per lui, essa aveva la massima importanza. Egli desiderava che le generazioni future avessero un fedele resoconto della guerra, così da non dover commettere errori. Gli errori della politica, se riteneva che ne fossero stati commessi, li registrava; ma non diede mai alla sua opera il valore di un ammonimento per gli Ateniesi futuri. Naturalmente, da vero Greco, scrisse pensando alla sua città; tutto ciò che faceva era per essa, anche durante l'esilio. Ma non si servì della Storia per proporre una teoria politica; si valeva della politiké per scrivere la Storia.
Casalino Pierluigi, 12.06.2014