Passa ai contenuti principali

SANDRO GIOVANNINI Nuova Oggettività – Urfuturismo – Aristocrazia sociale





Nuovaoggettività – Urfuturismo – Aristocraziasociale





Pensiamo che giustapporre, unire, con-fondere, moltiplicare le nostre opzioni, sia una giusta risposta all’esperienza che ci ha guidato in questi ultimi anni. Qualcuno forse può presumere che una mancanza d’apparente linea guida sia un meno, anziché un più?  O forse questo nostro tempo, che precipita verso la semplificazione come parodia dell’atto rivoluzionario e non come un’assunzione di opposti risolti in sintesi, può arrogarsi la sufficienza becera ed il montarsi uno sull’altro in una frenesia finale di si salvi chi può? Rispettiamo la sofferenza autentica, ma allarghiamo anche le braccia verso l’alto nel gesto dell’accoglienza del nuovo, che però non sarà mai troppo imbellettato e compiacente.  Abbiamo cercato di portare i nostri documenti, come diceva il poeta, e ne siamo stati sovrastati ed oppressi… oppure siamo riusciti tuttononostante a fare un percorso dignitoso… a mettere insieme valenze inaudite a cercare ascolti sottili a creare convergenze corpose ed amicali, a cercare di enucleare, nell’orgia dei cachinni e delle frasi fatte, qualche poca cosa del pensiero… che so di qualche vacuità e destino, assieme, ad esempio, che non fa che riproporre, ma non stancamente e non facilmente, il millesimale sparso infinito richiamo dei grandi e degli svegliati, sempre… quelli cioè che non dormono troppo sugli allori e sulle compiacenze del già fatto, ma sono solo di una cortesia efferata, ai limiti dell’odio e della distanza rammemorante? Certamente credo che noi si sia lavorato al proposito, ed ancora saremo in grado di farlo. Cercheremo di cogliere il lavoro mentale di altri, ancora, a noi prossimi per avvicinamento dalla differenza e mai gli stessi, antichi e pur sorprendentemente nuovi lungo il percorso, ma non saremo di quelli che l’eterogenesi dei fini appaga per illudersi dell’insostanziale e per bearsi del secolo dentro se medesimi. Una gioia sorridente delle cose che abbiamo creato è l’antidoto all’usa e getta che impazza da ogni anima bella incapace di tenere il punto e piena di un sé minore, mai pervenuto al comune colore nero con dentro il singolo vuoto bianco. Una gioia sorridente che ci fa guardare al solo che viene vicino e alla massa che mugghia come una bestia ferita, finalmente consapevole delle mille offese e delle infinite omissioni. Ma questo è il nostro presente eterno e questa è la nostra Patria…



Sandro Giovannini



Autori che hanno collaborato fino ad ora ai vari libri:

Per una Nuova Oggettività, popolo, partecipazione destino”, Heliopolis Edizioni, 2011; “Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna? - l’Impero interiore”, La Carmelina 2013;

 “Al di là della destra e della sinistra.  Per l’Italia del XXI secolo, dopo il libro manifesto

 ‘per una Nuova Oggettività’”, La Carmelina, 2013.



Gabriele Adinolfi, Alberto Cesare Ambesi, Luciano Arcella, Stefano Balice, Mario Bernardi Guardi, Gianni Bertuccioli, Astelvio Biagini, Umberto Bianchi, Manlio Bichiri, Davide Bigalli, Mario Biuzzi, Giuliano Borghi, Ettore Bonessio di Terzet, Claudio Bonvecchio, Mario Bozzi Sentieri, Alessio Brugnoli, Marco Canestrari, Luigi Capozza, Francesco Cappuccio, Riccardo Campa, Seconda Carta, Giuseppe Casale, Giandomenico Casalino, Pierluigi Casalino, Graziano Cecchini, Vincenzo Centorame, Gianni Chiostri, Leonardo Alaedin Clerici, Sandro Consolato, Vitaldo Conte, Gaia Conventi, Daco, Giovanni Damiano, Francesca De Carolis, Brunello De Cusatis, Alessio De Giglio, Vittorio De Pedys, Emilio Diedo, Giuseppe Di Gaetano, Susanna Dolci, Lodovico Ellena, Mario Farneti, Federico Felloni, Zairo Ferrante, Marco Ferrazzoli, Alberto Ferretti, Cesare Ferri, Antonio Fiore, Alberto Figliuzzi, Sylvia Forty, Francesco Franci,  Marcello Francolini, Carlo Gambescia, Maurizio Ganzaroli, Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Bruno Labate, Aldo La Fata, Anna Lamberti-Bocconi, Gian Franco Lami, Domenico Lancianese, Guglielmo Maria Lolli-Ghetti, Luigi Lombardi Vallauri, Alberto Lombardo, Biagio Luparella, Luca Gallesi, Giuseppe Gorlani, Alessandro Guzzi, Teodoro Katte Klitsche de la Grange, Sandro Giovannini, Giovanna Guardiani, Roby Guerra, Giulio Maganzini, Francesco Mancinelli, Giuseppe Manias, Giuseppe Manzoni di Chiosca, Matteo Marconi, Simone Marletta, Alberto B. Mariantoni, Rita Catania Marrone, Paolo Melandri, Ferdinando Menconi, Francesco Paolo Menna, Marino Micich, Marco Monaldi, Claudio Mutti, Elisabetta Oggero, Alessandro Orlandi, Luisa Pesante, Raffaele Perrotta, Maria Antonietta Pinna, Vincenzo Pinto, Giuseppe Puppo, Miro Renzaglia,  Luca Leonello Rimbotti, Alberto Rosselli, Marco Rossi, Paolo Aldo Rossi, Riccardo Roversi, Gianfredo Ruggiero, Antonio Saccoccio, Francesco Sacconi, Sandro Salerno, Andrea Scarabelli, Riccardo Scarpa, Fabio Scorza, Adriano Segatori, Giovanni Sessa, Roberto Sestito, Luigi Sgroi, Primo Siena, Paolo Silvestri, Augusto Sinagra, Luca Siniscalco, Luigi Tallarico, Giovanni Tuzet, Stefano Vaj, Piero Vassallo, Ubaldo Villani-Lubelli, Filippo Venturini, Eduardo Zarelli.

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...