Dopo la Primavera Araba: il nuovo Islam 2.0?

*da CINQUEW


ROMA - L'Islam  moderno e la nuova donna  araba di Pierluigi Casalino. In uscita di Pierluigi Casalino (La Carmelina edizioni) “Dopo la primavera araba: Islam, donne e modernità”, prefazione di Roby Guerra, nota di Alessia Mocci. Per lo scrittore ligure di Imperia, Pierluigi Casalino, un volume sorprendente, attualissimo: l’eclettico scrittore (è autore anche del romanzo storico Il Tempo e la Memoria – Ennepilibri e dell'ebook “Futurismo Magico”), spesso in viaggio nei paesi arabi, ha ora lanciato  “Dopo la Primavera Araba...”, zoom
promettente sul futuro dei paesi arabi, alla luce dei contemporanei moti diffusi di ribellione. L’analisi rapida e sintetica dello scrittore delinea scenari prossimi positivi, oltre la frattura culturale tutt’oggi persistente tra certo Occidente e certo Medio Oriente o terre arabe: attraverso parole persuasive, squisitamente non ambigue, persino occidentali “classiche”, ma capaci di disvelare con scansioni sia storico-filosofiche che contemporanee ed insospettate, scenari creativi e progressisti.. Da certo umanesimo arabo, Averroe, Avicenna, certo influsso arabo e islamico su Dante (e anche i futuristi…vedi Valentine de Sant Point), a certa poetica attuale, persino l’avanguardia a Dubay, non ultimo il ruolo delle donne, probabile detonatore della futura auspicata modernizzazione, democraticizzazione dei paesi islamici. Significative le “pagine” dedicate a certa sessualità delle donne ad esempio nel Maghreb . Oppure con le parole stesse dell'autore (da una intervista alla scrittrice e blogger Alessia Mocci, curatrice del magazine sardo Oubliette Magazine, riportata nel volume): “... Sì, si tratta di un argomento che mi ha cominciato ad affascinare dai banchi del liceo, quando l’interesse per i popoli limitrofi all’Impero romano apriva spazi di indagine su diversità, analogie e impressionanti interazioni. Mondi diversi, come dico, ma non necessariamente separati.  Ho già   pubblicati numerosi articoli e considerazioni sull’Islam di ieri e di oggi (anche una intervista al Sole 24ore- Radio)  senza lasciarmi condizionare dagli stereotipi diffusi su media occidentali, che si fermano al sensazionalismo funzionale alle segrete regie del mercato delle informazioni, alla costante ricerca di audience. In particolare ho potuto constatare quanto le società arabe stiano attraversando un processo di modernizzazione assai più profondo di quanto le recenti rivoluzioni abbiano rivelato”