Quirinarie misirizzi, la porta chiusa by Maria Antonietta Pinna

 

 

 

 
 
Salvatore Borsellino nel 2012 ricorda che le alte istituzioni devono essere trasparenti e non devono impedire di arrivare alla verità. La porta che la nasconde potrebbe aprirsi su uno scenario sconvolgente, tuttavia non si deve aver paura di aprirla. Finora si è potuto dare soltanto uno sguardo parziale. Ma da dove partono le forze che impediscono di accedere alla verità? Borsellino è morto perché ha lasciato intendere chiaramente che, come Giovanni Falcone, non si sarebbe piegato ad alcuna trattativa tra Stato e Mafia.  Il Settimanale Panorama nel giugno scorso scrive per la prima volta che Giorgio Napolitano, viene intercettato mentre conversa con il ministro Nicola Mancino, indagato per falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta relativa alla trattativa tra Stato e Cosa Nostra. Napolitano si richiama subito all’articolo 90 della Costituzione e alla legge 5 giugno 1989, n. 219 secondo cui: “non possono essere in alcun modo valutate, utilizzate e trascritte, salvi i casi di alto tradimento o attentato alla Costituzione e secondo il regime previsto dalle norme che disciplinano il procedimento di accusa – le intercettazioni di conversazioni cui partecipa il Presidente della Repubblica, ancorché indirette od occasionali, sono da considerarsi assolutamente vietate e non possono quindi essere in alcun modo valutate, utilizzate e trascritte e di esse il pubblico ministero deve immediatamente chiedere al giudice la distruzione”.... C