Ferrara ce l’hanno velinato, hanno mandato invece ogni sorta di adesione pro Bersani di tutta la casta culturale ferrarese. Siamo a quanto pare gli unici scrittori di Ferrara in tal senso. Ora chiediamo ospitalità per un manifesto finale, poi sceglieranno i ferraresi, come in ogni democrazia e legittimo l’esito naturalmente.
Va da sé: se non vince Renzi anche Ferrara rischia il default senza ritorno oltre ai resti della fu sinistra a livello nazionale. Per Ferrara parlano I dati reali del Sole 24 ore (li contestano solo e sempre a una dimensione, quando era…
Comune Virtuoso era SCIENZA ESATTA!), il degrado civile (vedi area grattacielo), il buco nero economico occupazionale (e ben prima del sisma) eccetera eccetera… quasi tutta la stampa nel libro cuore del pd locale kattokomunista (Franceschini ferrarese!).
Pure a quanto pare, Renzi potrebbe vincere in Italia, ma non a Ferrara, dove peraltro tra ogni elezione e l’altra tutti si lamentano, poi nell’urna scatta l’ipnosi… Tale considerazione riflette una verità indicibile di Ferrara: non è solo un questione ideologica, ma strutturale, psicosociale tutta ferrarese, sinapsi lente rispetto al mondo che cambia, la celebre sindrome di Stoccolma.
Dicono che Renzi sia di destra? Invece per la prima volta la sinistra ha un leader veramente democratico, uno che non teme di dire che comunismo e nazismo nel mondo si sono rivelati la stessa cosa e che l’alternanza democratica tra progressisti e conservatori (schematizzando, ovvio) è lo zucchero delle democrazie evolute e mature.
Dicono che Renzi sia liberista e poco socialista? Uno che governerà con 10 ministri come ha detto non è una promessa ardita, ma segnala la cultura nuova di riferimento di Renzi.
Bersani e in particolare tutta la classe intellettuale ferrarese (o quasi) parlano ancora come se fossimo nel Novecento, come se la Rete non avesse mutato non solo la comunicazione ma anche la mente umana, anche a Ferrara. Renzi, oltre in Italia allo stesso Grillo (Noi siamo oggettivi non ideologici!) riflette e ha captato la mutazione globale in atto dopo la Rete, i nuovi bisogni e sogni dei nativi digitali, le nuove generazioni. Attraverso le nuove tecnologie sinegiche e anche mentali bastano 10 ministri!!!
Renzi non è né liberista, né socialista, è roba vecchia: è tecnopolitica nascente, una visione stessa della pragmatica politica in base al divenire storico guardando il… mondo…. ascoltando la gente e non i dogmi infallibili del Partito.
La gente non vuole più le caste, ma che cosa sono le caste? Le caste esistono quando la politica è usata come senso alienato della vita e per profitto personale. Quando la macchina politica è guidata da mediocri e non da soggetti già creativi nella vita reale e che si prestano per al massimo 10 anni a servire la Nazione per migliorarla. Renzi intende rottamare il vecchio politico, la Politica come Professione…come Ideologia (ovvero Religione ..) di Vita o Delinquenza/Parassitismo, legalizzati con il consenso elettorale della gente manipolata o mentalmente in ostaggio o semplicemente complice o ignorante!,
Renzi propone oggi …come una missione spaziale per liberare l’Italia dalle Caste e dalla vecchia politica ideologica del novecento: gli astronauti conquistano… la Luna, poi mica ci piantano poltrone per l’eternità, né fanno più di un’altra missione. Dopo tornano a fare gli ingegneri come prima.
Renzi è per i giovani perchè è per il futuro, per ridare il senso del futuro alle nuove generazioni uccise in tal senso dagli ultimi governi. E per una svolta economico-sociale basata sull’organizzazione razionale della tecnologia che trascende sia liberismo che socialismo del secolo scorso; tecnopolitica (abbinata anche ovvio alla green economy dove necessario) che è (basta guardare il mondo come è oggi!) la macchina necessaria per una crescita nuova sostenibile, per creare nuovo benessere sociale per tutti! E’ il primo politico in Italia a captare l’effetto volano delle nuove tecnologie bene utilizzate, fondamentale per riformattare la macchina politica e economica.
E la tecnologia liberatrice, cari compagni inquinati d’acqua santa bersaniana ecc., l’avevano capito anche Gramsci e Marx. O ancora una volta sognerete l’utopia con i libri di Verne, lasciando campo al nuovo governo finanzocratico Monti/Montezemolo, magari con l’appoggio esterno se non peggio di Bersani , diversamente leader o di Vendola, diversamente compagno?
Roby Guerra futurista
(fonte eccolanotiziaquotidiana.it) *Roma
http://www.ferrara24ore.it/0010510-manifesto-ferrarese-x-matteo-renzi-premier