Comacchio verso (giustamente) Ravenna...

 

Ferrara - Una seduta di consiglio comunale fiume ha impegnato la squadra di Fabbri mercoledì sera, dopo che l'incontro era stato rimandato di 24 ore in segno di lutto la scomparsa del giovane Alessio Vitali, deceduto in un incidente in moto il 17 settembre.

All’ordine del giorno una questione importante, che riguarda il futuro prossimo della città: la questione del referendum popolare per decidere se e in quale provincia i cittadini di Comacchio vogliono essere accorpati.

Secondo il Resto del Carlino di Ravenna parrebbe che tutti abbiano votato a favore meno Marco Cavallari di Rifondazione Comunista, astenutosi.

Quindi il Consiglio Comunale, quasi all’unanimità, sarebbe favorevole a lasciare la parola ai cittadini per decidere del futuro della loro città.

La questione sull’appartenenza di Comacchio al territorio romagnolo non è una novità e già nel corso della passata amministrazione la proposta di un esodo era stata sollevata, prima che la falce della spending review si abbattesse sulle Province italiane, ma adesso assume dei connotati particolari - come ha spiegato il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, al telefono.

"Entro il 2 ottobre il CAL dovrà presentare il piano di riordino delle province, tenendo presenti tutte le iniziative referendarie o di esprespressione della volontà popolare, come petizioni e raccolta di firme. Questi però devono essere antecedenti la data del 24 luglio - quando è stato approvato il riordino. Noi a Comacchio non abbiamo nulla di simile da presentare al momento (visto che ci siamo insediati a fine maggio, secondo lo statuto del comune - non avremmpo nemmeno potuto indire un referendum) e quindi. con la delibera di mercoledì, ci si siamo detti disponibili, una volta effettuato il riordino, a chiedere ai cittadini con chi vogliono stare".

La questione del passaggio dalla provincia di Ferrara a quella di Ravenna non è una novità per i comacchiesi, poichè da tanti anni esiste un comitato che se ne interessa e già nel gennaio 2011, nel corso la passata amministrazione, dei consiglieri si erano impegnati a mettere in atto una raccolta di firme per proporre il referendum in questione, ma non è mai stato portato in porto il progetto.

Che cosa sia meglio per Comacchio in realtà però non pare chiaro nemmeno allo stesso Sindaco. "Passando con Ravenna saremmo catapultati in una maxi-provincia di circa 1 milione di abitanti, e resteremo il fanalino di coda rispetto al resto della costiera e delle politiche turistiche - ha spiegato - Restando con Ferrara saremmo tagliati fuori dal movimento turistico costiero, finendo al di fuori delle centinaia di chilometri di costa della maxi-provincia. E' difficile fare una scelta oculata".

Divisa anche gli abitanti della cittadina lagunare: “passare” a Ravenna consentirebbe uno slancio nuovo per lo sviluppo del turismo ma segnerebbe anche l’inasprirsi della concorrenza della costa ravennate. Quello che si imputava alla Provincia di Ferrara era il modo in cui Comacchio e le potenzialità del territorio fossero trascurate, ma – secondo alcuni - passando sotto Ravenna la questione forse “traslocherebbe” dal Castello Estense all’ente di Piazza dei Caduti, senza trovare una reale risoluzione.

Possibilista invece l'amministrazione comunale di Ravenna. “Piu volte in passato – ha dichiara il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi - il consiglio comunale di Comacchio e alcuni movimenti locali hanno espresso la volontà di avviare le procedure per far parte della provincia di Ravenna. Ma non ebbero seguito. Questa volta, di fronte a un atto formale del Consiglio comunale di Comacchio, deciso a chiedere un’espressione referendaria alla popolazione sull’opzione ravennate come possibile conseguenza, richiede anche da parte di Ravenna una prima valutazione che a mio avviso può essere positiva”.

Se Comacchio entrasse a far parte del territorio della Provincia di Ravenna, in effetti, i vantaggi per il comparto turistico del ravennate sarebbero notevoli... C

FERRARA 24 ORE

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