Il sindaco Matteo Renzi: Rottamazione e Nuovo Progresso

Il mio obiettivo non è solo rottamare governerò facendo cose di sinistra

ROMA orizzonte più ampio. Non mi sbatto andando in giro per 108 province solo per cambiare una decina di deputati.
Lo faccio per il futuro dei miei figli». Matteo Renzi fa retromarcia sul repulisti nel Pd? «Assolutamente no. Vogliamo cambiare il gruppo dirigente, il mio impegno in questo senso prosegue. Ma una volta assodato che siamo per la rottamazione, guardiamo avanti». Il sindaco di Firenze parla dal camper, Lucca è nelle vicinanze.
Poi la sera tocca alla Liguria. La sua campagna è partita giovedì da Verona scatenando subito delle critiche per l'obiettivo dichiarato di voler conquistare «i delusi del Pdl». Pier Luigi Bersani gli ha risposto: «Sugli anni del berlusconismo non devono esserci ambiguità». È ambiguo? «Se Bersani crede che sono berlusconiano, che sono berlusconiani tutti i sindaci del centrosinistra che mi appoggiano, che lo sono i 6 mila volontari che hanno già dato la loro disponibilità, è davvero fuori strada. Pensano di risolvere i problemi attribuendoci il ruolo di infiltrati del centrodestra? Significa non conoscermi, significa non sapere che la sfida degli amministratori locali che mi sostengono è lontanissima dal berlusconismo». Forse il segretario si riferiva a uno stile, a certe parole d'ordine.
«A Firenze abbiamo in giunta più donne che uomini e tutte con incarichi di responsabilità. È una scelta berlusconiana? Abbiamo fatto investimenti in cultura, ricerca, welfare, abbiamo un piano di recupero energetico all'avanguardia. Firenze è l'unica grande città italiana governata da un monocolore del Pd. Perciò il Pd è casa nostra. Mi si giudichi sui fatti e si vedrà che abbiamo realizzato tutte cose di sinistra. Se il problema invece è abbandonare l'antiberlusconismo ossessivo, beh sì, la mia proposta è anche questa. Berlusconi ha fallito, lo riconoscono anche i suoi. Vogliamo continuare a parlarne o vogliamo aprire una pagina nuova?».
Quindi ai delusi del Pdl penserete dopo le primarie, cioè alle elezioni? «Se Pisapia non avesse preso i voti dei delusi del centrodestra oggi a Milano non splenderebbe l'arcobaleno della sinistra, giusto? Mi sembra di aver detto una banalità e non capisco la rabbia. Avevo paura che il Pd considerasse già vinta la partita elettorale, che avesse addirittura preparato l'organigramma del governo. Nella peggiore delle ipotesi abbiamo fatto saltare quell'organigramma e con una competizione leale e serena impediremo che il Pds.... C
 
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